Parliamo di giocatori dal grande talento che dopo solo poche partite di campionato stanno dimostrando di potersi ritagliare un ruolo superiore a quello di comprimario o titolare dallo scarso impiego, giocatori che stanno esprimendo il loro potenziale meritandosi corposi minuti in campo e portando la propria franchigia a migliorare ora che può contare anche su di loro.
Due sono i giocatori che più di tutti hanno fatto il salto di qualità nelle prime uscite stagionali:
Il primo è sicuramente Andray Blatche. A Washington mancava un lungo affidabile da affiancare a Jamison, che allungasse le rotazioni portando in dote punti e rimbalzi, e lo hanno trovato in casa. Dopo alcuni anni spesi al miglioramento individuale i risultati si stanno vedendo, complice anche l'elevato minutaggio percepito per necessità visto che Jamison è fuori. Come succede spesso quindi non tutti i mali vengono per nuocere e l'infortunio della prima opzione tra i lunghi ha dato il via all'esplosione della 49esima scelta del 2005.
In difesa sa fa valere il fisico ed è una buonissima risorsa a centro area dove quando ha la possibilità fa valere le buone doti da stoppatore. A rimbalzo è un giocatore solido che combatte specialmente per afferrare le importantissime carambole offensive e due dei suoi 6,5 rimbalzi di media li prende proprio sotto i tabelloni avversari. Le sue ottime percentuali al tiro (53,8%)con poco più di una dozzina di soluzioni personali a sera la dice lunga anche sul fatto che in attacco è utile e non spreca palloni, cosa che gli permette di guadagnarsi 30 minuti ogni qual volta calca il parquet. Molto importante è anche l'aspetto tattico che Washington può variare con lui in campo. Le sue caratteristiche gli consenteno di poter giocare tranquillamente in coppia con uno qualsiasi dei lunghi in roster adattando il tipo di gioco. Per diventare un fenomeno deve rivedere alcuni aspetti tecnici e costruirsi un tiro dalla media veramente affidabile che gli frutti la possibilità di variare il suo gioco.
L'altro giocatore che ha subito una forte crescita dal punto di vista individuale è il lungo di Philadelphia Marreese Speights. Con l'arrivo di Eddie Jordan sulla panchina della franchigia della Pennsylvania Speights ha trovato la sua dimensione in campo. La Princeton offense predicata dal coach è il tipo di gioco che meglio espreime le sue capacità. Essendo poi più tiratore di Dalembert e un lottatore a rimbalzo riesce ad essere utile su ambedue i lati del campo. Il fatto che può aiutare su tutte e due i lati lo porterà a prendersi un posto di rilievo in squadra.
Interessante sarà vedere la coesistenza con Brand, se darà buoni frutti Marreese potrà divenire presto il titolare al posto di Samuel Dalembert, anche perchè il sostegno che porta sotto le plancie garantendo secondi tiri è una qualità sulla quale non è inferiore al suo compagno di reparto. Ovviamente non è forte in difesa come Dalembert ma riesce a difendere su lunghi non troppo massicci senza particolari problemi. Le dichiarazioni di fiducia di Iguodala che lo auspica All-star in poco tempo se continua costante nella crescita, sono un perfetto biglietto da visita per descrivere le potenzialità del giocatore.
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