Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 21 novembre 2009

I MAGNIFICI ATLANTA HAWKS

Non in molti, forse solo pochissime persone, avrebbero scommesso su una partenza a razzo degli Hawks che se anche già l'anno scorso avevano lasciato intravedere gran belle cose, in quest'avvio stanno andando oltre, sfoderando grandi partite ed una ottima capacità di giocare di squadra, facendo divenire ogni giocatore pericoloso in attacco.
Ma è bene cercare di analizzare quali sono i punti fondamentali che hanno portato ad un record di 11 vittorie, con ben 7 consecutive e sole 2 sconfitte e che stanno trasformando la Philips Arena in una bolgia ogni sera.

-I giocatori si conoscono meglio e cominciano ad essere affiatati e questa alchimia porta ad una tranquillità in spogliatoio che in campo aiuta moltissimo anche nel gestire i palloni importanti e nel prendersi le responsabilità.

- Crawford inizia ad adattarsi perfettamente al gioco e comincia a non incaponirsi in una miriade di tiri quando i primi non gli entrano, portando così benefici immensi alla squadra che trova in lui il secondo miglior realizzatore dopo l'uomo franchigia Joe Johnson (11° per punti segnati).

- Il gioco di squadra favorisce una grande varietà di soluzioni e ne beneficia oltre che il punteggio della squadra anche quello individuale visto che ben 6 giocatori superano i 10 punti di media, ed in più ognuno da il suo coontributo ogni sera.


- Le percentuali con cui tirano sono molto buone e di media sono superiori a quelle concesse agli avversari, simbolo di buone scelte offensive. L'ideale sarebbe quello di alzare di poco la percentuale nel tiro da tre per migliorarsi ancora, ma in questo momento il terzo attacco della NBA non ne risente.
- Guardando ad ogni statistica di squadra non c'è un solo aspetto del gioco in cui non predomini in positivo la franchigia della Georgia rispetto a quello che concede agli avversari, dai rimbalzi alle stoppate (dove Josh Smith regna sovrano con più di 2 e mezzo di media a partita), e cosa più importante ha un rapporto assist-palle perse di quasi 2-1.

- Le vittorie su squadre gettonate ed in forma, al momento in cui gli Hawks le hanno affrontate (vedi Boston e Miami), la dice lunga sullo spirito combattivo della squadra e la solidità mentale che gli permette di affrontare ogni partita con la stessa intensità senza lasciarsi condizionare dall'avversario che ha difronte.

I difetti che possono bloccare la cavalcata di Atlanta sono diversi: coach Mike Woodson non si fida molto della panchina e questo peserà a lungo andare quando i titolari saranno stanchi e si perderanno nei finali di gara; infatti, a parte il sesto uomo Crawford, nessun elemento delle riserve gioca per almeno quindici minuti a partita. Altro difetto è la fisicità dei lunghi. Pachulia è un gran combattente e sa fare bene il lavoro sporco ma nel roster nessuno è un centro puro e forte fisicamente tanto da dare sempre una presenza massiccia nel pitturato. Altra pecca sarà vedere come reagirà la squadra difronte ad un calo delle percentuali e se sapranno riadattare il gioco nel caso di infortunio di uno dei titolari.
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