Con il campionato NCAA appena iniziato, cerchiamo di analizzare i giocatori del college basketball più promettenti per poterne seguire i miglioramenti e dare una prima descrizione da aggiornare nel corso della stagione. Aggiornamenti che potrebbero riguardare anche la lista dei candidati al prossimo draft quando qualche altro nome comincierà ad essere annotato sui taccuini degli scout NBA.
John Wall, playmaker freshman di Kentucky: talento straripante, dai più considerato già il nuovo Derrick Rose per atletismo e capacità nel concludere nel traffico, mentre dai più scettici viene considerato simile a Kenyon Dooling per la buonissima difesa stancante fatta di scivolamenti. Possiede altezza e velocità perfetti per il ruolo che occupa e non molti hanno la possibilità di coadiuvare queste caratteristiche che sono unite inoltre ad un grande atletismo che lo rende pericolosissimo anche in transizione. Le sua qualità maggiori sono il dribbling e un primo passo bruciante spesso accompagnato ad un veloce cambio di direzione. Non possiede un gran tiro (lento e non molto affidabile) e questo lo costringe spesso a forzare entrando in area. Le sue letture offensive sono da rivedere così come la sua leadership nel dettare i tempi e richiamare i compagni all'ordine.
Donatas Motiejunas, ala grande della Benetton Treviso: E' uno di quei lunghi che potenzialmente possono farti cambiare il modo di giocare, regalandoti la possibilità di aggiungere svariate possibilità all'attacco perchè riesce ad unire i 7 piedi di altezza ad una buona velocità in mezzo al campo e alla possibilità di allargarsi, uscendo dall'area senza risentirne. Un lungo mobile ma che sa giocare sotto canestro, che sa passare la palla e che ha la mentalità del vincente. Deve costruirsi un fisico più possente per fare la voce grossa in un' area NBA e per giocare centro, inoltre deve essere sempre concentrato al massimo sia in campo che negli allenamenti per poter far esplodere tutto il suo potenziale. Ha bisogno di fare molta esperienza per evitare di farsi sopraffare dai giocatori più furbi ed avvezzi all'uso di "trucchetti" difensivi.
Cole Aldrich, centro junior di Kansas: Migliorato molto in movimenti spalle a canestro, è un solido centro che fa del fisico potente e dei fondamentali le armi per spadroneggiare sotto le plancie. Sa muovere molto bene i piedi sia in attacco che in difesa (cosa in cui è supeiore alla media per un lungo) e si sta costruendo un buon tiro faccia a canestro dopo un movimento di finta in post. La sua vera forza però è l'abilità che ha nel farsi trovare sempre nella giusta posizione in attacco e questo gli consente di fare molti punti in area, aiutato anche dal fatto che regge i contatti e mantiene la coordinazione e unito ad un tocco morbido. Si distingue per le sue doti da stoppatore e per la buona difesa in post basso contro centri fisici che cercano di usare il corpo per farsi largo. Non è atletico e la sua velocità laterale è scarsa. Il tiro dalla media sta crescendo ma non è ancora un'arma su cui contare. Da vedere se riuscirà a dominare anche nelle aree NBA.
Ed Davis, ala grande sophomore di North Carolina: in un draft che vede molti lunghi che possono fare il salto di qualità, con molte probabilità è proprio lui quello che può dimostrare di valere la chiamta più alta (almeno tra i giocatori d'area). Potente di gambe e molto atletico, affidabile in post dove staziona per la maggior parte del tempo anche grazie ai suoi molti movimenti ben costruiti. E' in possesso di un tiretto dai quattro metri abbastanza affidabile, utile per variare le sue conclusioni, ma senz'altro da migliorare per essere un fattore. Gran combattente a rimbalzo dove non si risparmia mai e dove fa valere la sua esplosività. Quando può non si lascia mai sfuggire una bimane e spesso sembra voglia tirare giù anche il canestro tanto è la veemenza del gesto. Il suo difetto più eclatante è la mancanza di chili e di possenza muscolare che gli nega la possibilità di reggere bene i contatti in area e quindi di riuscire ad essere sempre coordinato. Migliorare ancora il tiro e crescere muscolarmente lo proietteranno veramente in alto anche in ottica NBA.
Willie Warren, play/guardia sophomore di Oklahoma: Giocatore dai tantissimi punti nelle mani, per ora la guardia offensiva più forte del lotto. E' dotato di un primo passo fulmineo che spesso lo aiuta nel catapultarsi in area e richiamare gli aiuti difensivi a se. E' il giocatore dell'ultimo tiro che si esalta nei momenti difficili e "pesanti", quando la palla scotta. Il suo tiro in equilibrio è una sentenza e da dietro l'arco è già da distanza NBA anche perchè spesso sceglie di tirare anche con un pò di spazio dalla riga dei tre punti NCAA. E' in possesso di una ampia varietà di finte e controfinte dal palleggio e il suo crossover è un'arma di cui deve abusare vista la velocità e l'efficacia. Potrebbe avere problemi al livello superiore vista la scarsa attitudine a scegliere il passaggio rispetto al tiro o per il fatto che si incaponisce in un entrata quando invece scaricando può portare ad un tiro semplice. Deve imparare a scegliersi i tiri. In difesa ha le potenzialità per tenere tutte le guardie ma spesso non è concentrato e si applica poco.
In uno dei prossimi post analizzeremo gli altri 5 giocatori da noi ritenuti potenzialmente da lotteria.
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