Infatti un paio di giorni fa è saltata la prima panchina in NBA, coach Byron Scott è stato licenziato alla luce delle deludenti prestazioni evidenziate dalla squadra in questo avvio di stagione. Come avevamo già detto nell'analisi della partita di New Orleans contro Toronto, la squadra era sembrata apatica, priva di forze e motivazioni per riaprire i match, decisamente sottotono rispetto alle sue reali credenziali e con un gioco ben lontano da quello sprizzante che li aveva portati a giocarsi una gara 7 dei playoff nientemeno che contro gli Spurs.
Dopo che la franchigia ha conseguito 3 vittorie e 6 sconfitte (con questa notte contro portland ora sono 7) lo staff ha preso la sua decisione addossando ogni responsabilità al coach. Però non tutte le colpe in realtà sono da ricercarsi nella cattiva gestione di Scott, perchè lo staff, complice anche la crisi economica non ha operato in maniera adeguata per rafforzare la squadra non provvedendo a nessun innesto di spessore, tranne la trade Chandler-Okafor, non considerando l'avanzamento dell'età di alcuni giocatori come Stojakovic che il suo lo può sempre dare ma non in maniera netta come prima. La squadra è divenuta ancora di più Paul dipendente, un eccellente play che però non può e non deve caricarsi completamente tutta la squadra da solo altrimenti non si va da nessuna parte.
Paul, appunto. Stanotte, nella sconfitta con Portland, New Orleans ha subito un'altra "perdita", infatti si è dovuta fermare proprio la stella della squadra, a causa di un infortunio con sospetto interessamento della caviglia.Infatti il play dopo aver effettuato un incredibile assist in salto con conseguente schiacciata di Hilton Armstrong, ha sbattutto contro Joel Przbylla e ricadendo ha messo male il piede facendosi male alla caviglia sinistra. Ancora non si conosce l'entità del malessere di Paul ed il tempo di recupero, ma in una stagione come questa sarebbe meglio non rischiare niente, a maggior ragione se è coinvolto il futuro della franchigia per i prossimi anni.
A proposito di infortuni, la regina da anni ormai incontrastata in questo campo è Washington, che dopo aver perso per un mese Jamison, ha subito anche gli infortuni di Miller e Foye e per questo ha scelto di firmare un' altra guardia da aggiungere al roster: Earl Boykins.
Altra notizia che ha dell'incredibile è la dichiarazione di James in onore della serata dedicata a Jordan da Miami.
Gli Heat hanno ritirato il numero 23 di Jordan anche se non ha mai giocato con la loro squadra; la decisione è stata motivata dal fatto che secondo lo staff degli Heat tutti dovrebbero ritirare il numero 23 in onore di M.J. . James ha voluto dire la sua su questo, dichiarando che molto probabilmente, dall'anno prossimo, non indosserà più quel numero sulla sua schiena ma opterà forse per il numero 6. Che non sia l'unico cambiamento che farà James, la prossima stagione?
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