Mentre un'altra grande nottata di partite NBA si è conclusa, lasciando ovviamente molto da raccontare, altri episodi importanti sono avvenuti in questi giorni, episodi che possono modificare il destino di alcune squadre. Intanto cominciamo dicendo che stanotte si sono infrante le barriere delle uniche due squadre ancora "invincibili" di questo inizio campionato: I Boston Celtics e i Denver Nuggets.
Boston ha dovuto cedere al gioco veloce ma ordinato di Phoenix che alla vigilia si pronosticava che avrebbe messo in difficoltà i Celtics se questi non avrebbero imposto i propri ritmi per tutta la partita. Le percentuali da tre sono state più di tutto il resto, la chiave per il successo dei Suns, che grazie soprattutto ad un ispirato Jason Richardson, hanno aperto la scatola difensiva di Boston forzandola a dare più spazio a tagli e penetrazioni. Infatti sul rientro difensivo si dava maggior importanza a coprire il centro dell'area ma grazie al tiro da fuori e alle invenzioni di Nash i Suns hanno costretto Boston a scoprirsi lasciando più libero il pitturato, cosa che ha favorito il rimorchio da dietro per finire a canestro.
Denver invece è stata limitata in attacco dall'ottima Miami di queste prime uscite stagionali, capace di stupire i critici di pre season. La buonissima difesa degli Heat ha costretto i Nuggets a perdere molti palloni in attacco regalando molti punti facili. Quello che poi è stato il fattore è stata la mancanza di punti messi a segno dagli altri realizzatori in squadra a parte il solito Carmelo Anthony anche perchè i tiri presi sono stati inferiori rispetto alla media fin qui ottenuta. Da questo punto di vista la mancanza di J.R. Smith si è fatta sentire in maniera preponderante, anche se buone cose sono arrivate da Afflalo che è stato il secondo miglior realizzatore di squadra con 18 punti messi a referto.
La notizia più importante di quest' ultimi giorni è il riscontro ufficiale dell'analisi fatta dell'infortunio subito da Kevin Martin nello scontro con Allen Iverson nella partita coi Grizzles di alcuni giorni fa. Martin ha riportato la frattura del polso e resterà fuori non meno di sei settimane. I Kings già erano in grandi difficoltà, ora con la perdita del loro uomo franchigia, l'unico vero riferimento in attacco, rischiano di colare a picco o, speranza di tutti i tifosi, di scoprire che uno dei loro promettenti giovani, magari Tyreke Evans, alzi immediatamente il proprio livello di gioco dovendo assumersi da subito molte responsabilità e molti più tiri visto che Martin ne prende circa 15-20 a sera, che ora andranno redistribuiti.
Dopo gli annunci di alcuni giorni fa sull'imminente rientro di Pau Gasol, il protagonista della vicenda ha comunicato che non manca molto a ricominciare a tastare i campi da gioco, ma questo non avverrà in questa settimana. I Lakers attendono il suo rientro consci che un lungo come Gasol è irrinunciabile nel loro sistema di gioco anche se problemi sotto canestro non li stanno avendo complicle belle dimostrazioni di crescita di Andrew Bynum.
Glen Davis negli ultimi giorni mentre stà aspettando di guarire dall'infortunio che ha subito lontano dai campi da gioco, ha dichiarato che essendo stato un buonissimo giocatore anche di football al college, desidererebbe riuscire a fine carriera NBA di riucire a giocare qualche partita da professionista nell'altra grandissima disciplina sportiva made USA ovvero la NFL.
Josh Smith ha sigillato nella storia con un record, le sue grandi abilità di stoppatore ed intimidatore divenendo il giocatore più giovane a raggiungere le 900 stoppate in carriera.
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