Oggi concludiamo l'analisi delle squadre dell'Atlantic Division, mettendo in evidenza la situazione di partenza e le caratteristiche dei New York Knicks.
Ad oggi la squadra è molto simile a quella dell'anno scorso con poche differenze, nessuna sostanziale. Come aggiunte abbiamo la scelta al draft Jordan Hill e la seconda scelta assoluta 2003 Darko Milicic che saranno le riserve di David Lee e Al Harrington. New York infatti ha reso noto da poche ore l'ufficializzazione del rinnovo contrattuale di un anno a David Lee. Poi sono arrivati un paio di riserve che completano il reparto esterni, come il poliedrico Sun Yue e il play Gabe Pruitt ancora non in grado di far intravedere tutto il suo potenziale inespresso, e alcuni giocatori che completano il roster come Warren Carter.
La squadra non si è mossa per migliorare nell'immediato ma spera nella crescita dei giovani di talento che sono sulla carta pronti a giocare molti minuti. L'ottimo Wilson Chandler sarà il titolare nello spot di ala piccola, ma potrà all'occorrenza occupare anche lo spot di ala grande quando si opterà per un quintetto più piccolo, mentre Gallinari è atteso ad una stagione che gli regalerà molti minuti di media sia da ala piccola che da guardia grazie alla sua ottima padronanza di palleggio. Il rookie Jordan Hill sarà il primo ricambio dei due lunghi con la prospettiva di giocare quindi anche centro in un sistema veloce come quello di D'Antoni che permette anche a giocatori sottodimensionati per giocare in quel ruolo, di ricoprirlo.
Ovviamente il punto debole del gioco a razzo dei Knicks è la difesa, che quando riesce a schierarsi risente spesso dei mis match e quando non riesce a schierarsi è vittima del suo stesso gioco. La tendenza a scegliere giocatori che possano correre e difendere forte con scivolamenti laterali rapidi, è la giusta scelta per una squadra, che se riesce a limare questo difetto può migliorare molto. Con questo principio sono stati scelti Gallinari e Jordan Hill due perni dei prossimi anni.
Nel roster un grande difensore c'è, ed è Jared Jeffries ma non è di grande aiuto sull'altro lato del campo quindi non può rimanere sul parquet a lungo e in più il suo contratto è oneroso e alla fine del prossimo anno sicuramente non verrà rifirmato.
Un altro problema della franchigia newyorkese è l'affidabilità del playmaker Chris Duhon che sarà anche quest'anno il titolare indiscusso. Il giocatore è migliorato molto nella scorsa stagione, quindi potrebbe essere una piacevole sorpresa se continuasse ad incrementare le sue cifre e se si conferma un ottimo lettore di gioco e rapido nella scelta della soluzione più adatta al momento. Come suo primo ricambio D'Antoni utilizzerà Nate Robinson (manca poco all'ufficializzazione del rinnovo contrattuale per un altro anno) anche se il nano volante è prettamente una guardia e quindi giocherà spesso affiancato al play. All'occorrenza saranno Pruitt o Sun Yue a gestire l'attacco quando Duhon rifiaterà e Nate giocherà nel suo ruolo naturale. Il titolare del ruolo di guardia sarà però Larry Hughes, al quale D'Antoni quest'anno sembra intenzionato a dare molta fiducia in modo tale da cercare di recuperarlo per farlo rendere come in passato.
Alle spalle del quartetto di lunghi di riferimento la squadra potrà fare affidamento sull'esperto Chris Hunter e su un dimagrito Eddy Curry che se prosegue con il suo programma per ritrovare la forma fisica perfetta sarà fondamentale per marcare i centri possenti e dare fisicità ad un reparto fatto da sole ali grandi e nessun centro puro.
Dal punto di vista tattico il gioco di New York continuerà ad essere affidato alle azioni fatte in velocità sfruttando ogni posibile ripartenza e trasformandola in un contropiede con un tipo di gioco che sarà costruito in due modi: nel caso di rimbalzo, apertura veloce al play e corsa dei due esterni sulle fascie con un lungo a rimorchio dietro, se non c'è l'entrata facile dopo massimo due passaggi ci sarà lo scarico verso il lungo a rimorchio o se la difesa si è schiacciata tutta dentro l'area per recuperare contro l'entrata, il passaggio sarà indirizzato ad un tiratore appostato sul perimetro possibilmente dietro la line dei tre punti. Nel caso di canestro subito invece il play chiamerà un gioco d'attacco che entro i primi dieci secondi dell'azione porterà al tiro, i due giochi di cui si abuserà di più di tutti saranno i tagli con blocco per favorire i tiri, e il pick 'n roll, cercando di sfruttare la velocità dei lunghi quando a marcarli ci saranno giocatori più lenti a recuperare sul movimento a buttarsi dentro.
I quintetti tattici possibili sono molti, e il giocatore più duttile alla causa è Wilson Chandler che ricoprendo i due ruoli di ala può favorire l'alternanza di vari schemi. Altra possibilità tattica è quella di mettere in campo giocatori più alti nei ruoli esterni per cercare di creare mis match, potendo far questo senza perdere la velocità di manovra e la pericolosità da fuori della squadra (come ad esmpio Gallinari nello spot di guardia).
L'arma in più di New York sarà il gioco di squadra che garantirà imprevidibilità alla manovra in ogni azione di gioco. Se New York riucisse a recuperare Curry avrebbe anche un centro possente da poter utilizzare in situazioni in cui serve un aiuto in più sotto canestro che spinga le difese a chiudere di più in area e quindi favorire gli esterni.
Previsione: Alta possibilità di una buona scelta in lotteria
Quintetto ideale: Chris Duhon; Larry Hughes; Wilson Chandler; Al Harrington; David Lee
Sesto uomo: Nate Robinson
Panchinari di spicco: Danilo Gallinari; Jordan Hill; Darko Milicic
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