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domenica 20 settembre 2009

ANALISI DELLE SQUADRE NBA 2009 : PHILADELPHIA 76ERS

Dopo l'analisi dei Boston Celtics continuiamo con un'altra franchigia dell'Atlantic Division : i Philadelphia 76ers.

I Sixers hanno chiuso la passata stagione con il 50% di vittorie, segno che la squadra c'è ma necessita di ancora molto lavoro per scalare i playoff. In realtà Philadelphia, il suo più grande rinforzo che la migliorerà c'è l'ha in casa ed è Elton Brand; la possente ala grande non ha potuto esprimere il suo talento l'anno passato a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi da gioco per praticamente tutta la stagione. Brand nelle prime gare in maglia 76ers non ha brillato ma era all'inizio e doveva ancora entrare nei meccanismi della squadra; l'ormai ex coach Maurice Cheeks era votato ad un gioco veloce, un sistema che non prevedeva un'ala grande vera e propria che dominasse sotto i tabelloni, perchè il roster dei Sixers così richiedeva, mentre con coach Tony Di Leo il problema nemmeno si è posto, in quanto nella sua gestione Brand non era quasi mai stato nella lista attivi per le partite.

Il suo ritorno non potrà che giovare alla franchigia di Philadelphia, anche perchè il neo coach Eddie Jordan è l'uomo giusto su cui puntare per far esprimere Elton al meglio. Coach Jordan è abituato alle ali grandi intenzionate a fare la voce grossa nel pitturato (vedi Antawn Jamison) per cui il suo gioco saprà valorizzare l'ex Clippers senza far perdere dinamicità all'attacco.

Oltre a Brand, comunque, Philadelphia si è mossa oculatamente sul mercato rafforzandosi nei punti in cui aveva maggiori lacune, peccava di qualche elemento che potesse rendere più profonda la panchina e di un tiratore da tre decisamente affidabile che sfruttasse i raddoppi sui lunghi o su Iguodala. Perciò l'acquisto di Jason Kapono in tal modo diviene di facile lettura, un uomo che aumenta le rotazioni e fa del tiro dal perimetro la sua arma più pericolosa, non un gran difensore, ma nella sua ultima annata a Toronto si è notato un miglioramento segno che il giocatore si sta allenando per sopperire a questa sua mancanza. Per prendere Jason, però, la franchigia ha ceduto Reggie Evans, un giocatore specializzato praticamente solo in difesa e soprattutto nei rimbalzi, dove è tra i migliori della lega. La dirigenza ha ritenuto che i lunghi nel roster fossero più che sufficienti e che Evans potesse essere sacrificabile alla causa.
Inoltre la squadra si è coperta facendo ritornare dall'Europa Primoz Brezec, giocatore utile perchè non chiederà molti minuti di impiego e sarà una buona guida ai giovani Marreese Speights e Jason Smith nella loro crescita cestistica. Di notevole aiuto sarà anche il ritorno di Rodney Carney ai Sixers che sarà un discreto ricambio dell'ala piccola, soprattutto quando Thaddeus Young verrà spostato ad ala grande quando la squadra dovrà correre, ma che eventualmente può ricoprire anche il ruolo di guardia per qualche minuto.

L'incognita maggiore in questa squadra è il cambio di play, dato che è un ruolo fondamentale per gli equilibri di una franchigia. E' andato via Andre Miller, ai Portland Trail Blazers, quindi i 76ers punteranno sul giovane Louis Williams. Il progetto di Philadelphia prevedeva già l'impiego in un tempo prossimo di Williams nello spot da titolare, ma bisogna vedere se il giocatore è abbastanza maturo da essere in grado di guidare la squadra, dettare i ritmi, scegliere gli schemi adatti senza creare malcontento tra i compagni riguardo al numero di palloni giocabili da ognuno. Partendo dalla panchina Louis non ha mai demeritato contribuendo sempre con punti ed energia più che soddisfacenti, ora dovrà elevare questo suo gioco per più minuti, smistando un numero decisamente maggiore di assist rispetto ai tre di media dell'anno passato. Come ricambio avrà un altro giovane appena uscito dal draft, Jrue Holiday, un talento cristallino ed un gran potenziale, un gran colpo per la franchigia forse inaspettato perchè il suo nome era accostato a ben altre posizioni del draft ampiamente prima della scelta 17 dei Sixers. Troppo giovane per poter stare in campo per molti minuti, se cresce come le sue potenzialità glielo permettono, sarà un giocatore chiave di Philadelphia, in un domani neanche troppo lontano.

Punto forte della suddetta franchigia è la difesa, esaltata dalla vena di Dalembert nello stoppare e dalla capacità di Iguodala e dei lunghi, di difendere discretamente sui pari ruolo negli uno contro uno. L'attacco invece ha risentito molto dell'assenza forzata di Brand, Iguodala è stato superlativo ma alla squadra è mancata la presenza di un lungo realizzatore, poichè Dalembert non ha fornito punti alla causa come ci si poteva attendere da lui dopo che si era anche costruito un tiro sufficientemente affidabile dalla media distanza.

I 76ers nel futuro per poter puntare in alto dovranno lavorare su alcuni aspetti. Se Williams si dimostrerà capace nello svolgere il compito a lui richiesto, la questione play non rappresenterà più un problema. Elton Brand dovrà tornare quello visto nei Clippers prima dell'infortunio e soprattutto Dalembert dovrà tornare a macinare maggiori punti, compito che comunque sarà facilitato dai maggiori spazi che troverà in area, avendo ora Brand al suo fianco.
Per quanto riguarda il profilo tattico, i Sixers dovranno essere bravi a sfruttare i numerosi raddoppi che attireranno Brand e Iguodala che conseguentemente libereranno le bocche da fuoco perimetrali. Inoltre, Iguodala dovrà adattarsi a non essere più la sola stella della squadra ma a dividere il compito di leader, mantenendo comunque intatto il suo apporto sulla partita. La possibilità della franchigia di poter schierare in campo sia quintetti veloci che non fornirà un contributo importante alla manovra, che con la capacità di variare spesso i ritmi di gioco causerà difficoltà alle difese che dovranno adattarsi velocemente al nuovo assetto tattico di Philadelphia. Oltre al pick 'n roll con Brand, Louis Williams potrà usufruire del penetra e scarica quando arriveranno aiuti a centro area. Il gioco offensivo tra gli esterni sarà incentrato ovviamente su Iguodala che sarà anche il go-to-guy nei finali punto a punto.

La squadra si presenterà ai nastri di partenza apparentemente priva di grosse lacune ma condita da molti giovani da far crescere. I lunghi titolari saranno Dalembert e Brand ed alle loro spalle opereranno Marreese Speights, Jason Smith e Primoz Brezec; nel settore guardie dietro ad Iguodala (titolare del ruolo) ci saranno Willie Green e Royal Ivey, mentre nelle ali piccole Thaddeus Young dividerà i minuti con Kapono e Carney. Per i play, come già detto, avremo Louis Williams e Jrue Holiday.

Previsione : Se non incontreranno qualche big al primo turno possono giungere al secondo turno dei playoff.
Quintetto ideale : Louis Williams; Andre Iguodala; Thaddeus Young; Elton Brand; Samuel Dalembert.
Sesto uomo : Willie Green.
Panchinari di spicco : Jason Kapono; Marreese Speights; Jrue Holiday.
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