Sono due anni (se non di più), che si attende questo giorno, che di per sè non rappresenta altro che l'inizio delle trattative, non certo la fine di telenovele che ci si prospetta si propaghino almeno un altro paio di settimane; ma alla fine di Luglio almeno, si avrà un quadro completo della NBA del futuro, di chi saranno le nuove franchigie aspiranti al "potere", e chi invece vedrà perdere la speranza in un progetto le cui basi crollano se non arriva qualcuno di veramente importante.
Se si vogliono concedere ancora spazi a tesi probabilistiche e tesi all'apparenza fondate, copioni che sembrano già scritti e sceneggiati, voci anonime (come al solito quando le notizie sono "forti"), il primo dei richiesti, nonchè il corteggiatissimo James, sarebbe già in accordo con i Chicago Bulls che piazzando altrove il contratto di Deng si libereranno dello spazio salariale necessario per firmare anche un altro giocatore, leggasi Chris Bosh. Quest'ultimo sembra sempre più destinato a divenire lo scudiero di uno dei primi due della lista, ovviamente LeBron e D-Wade.
Ma la voce lascia spazio oltre allo scetticismo, ad un'analisi un pò più dettagliata. Se è vero che la scelta di prestare servigio a Chicago collimerebbe con la scelta del cambio del numero di maglia dal 23 al 6 (visto che questo numero ai Bulls non è proprio utilizzabile), è vero anche che la franchigia della Wind City per firmare sia il Re che CB4 ed affiancarli a Noah e Rose, dovrebbe riuscire a prendere i giocatori per completare il roster con un bassissimo spazio salariale e con l'eccezione al salary.
Quindi quello che ci si aspetta è che si riesca a cedere Deng in cambio di un paio di giocatori mediocri che non prendano in coppia più di 3 o 4 milioni di salary cap, così che sotto contratto ci sarebbero 5 giocatori, si rifirmerebbero Kurz e Chris Richards (che hanno contratti bassissimi non garantiti), così da avere sotto contratto 7 giocatori, poi si aggiungerebbero i due nuovi pilastri miliari della franchigia (appunto James e Bosh) e si rimarrebbe con 9 giocatori firmati, 1 o 2 milioni scarsi e i 5 milioni di eccezione al salary utili per mettere a segno un singolo buon colpo, magari una buona guardia da affiancare a Rose in quintetto.
Ma tutto ciò nasce solo da una voce, la verità è che le strategie di ogni squadra, devono ancora essere messe completamente sul piatto da servire ai giocatori, e quindi niente è ancora stato deciso.
LeBron dal canto suo, starà seduto in poltrona a godersi il via vai di persone che si avvicenderanno nell'andare a proporgli i propri progetti e le proprie motivazioni, scegliendo con calma e vagliano tutte le possibilità e le garanzie offertegli.
Chi invece una decisione sembra averla è Joe Johnson, che ha espresso chiaramente come la sua Terra Promessa, quella dei desideri, sia New York. Di sicuro questa lusinga della guardia nativa dell'Arkansas, regala ai Knicks una possibile alternativa qualora sia il Prescelto che Flash scelgano di prendere casa altrove (o rimanere dove sono), magari accompagnato da uno Stoudemire che nel gioco dantoniano ha già dimostrato di saperci stare.
Intanto, a New Jersey, l'aria di rivalsa, e soprattutto l'aria di cambiamento, è ancora in pieno atto, e per liberare ancora spazio per buoni giocatori di complemento oltre alla tanto agognata star che si aggiungererà al roster al termine della campagna di pubblicizzazione del proprio prodotto (inteso come progetto futuro), si è deciso di rescindere il contratto di Keyon Dooling pagando la "modica" cifra di mezzo milione di dollari invece dei $3,3 milioni previsti dal suo contratto.
Dooling era un ottimo comprimario, un giocatore che dalla panchina sa dare il suo contributo, sicuramente saprà trovare una nuova sistemazione mentre i Nets con la sua esclusione possono probabilmente arrivare a qualcos'altro.
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