Quello che i due hanno messo in scena stasera, vale da solo il prezzo del biglietto. Il folletto bostoniano ha messo a segno una tripla doppia, mentre Ray ha piazzato 8 bombe da oltre l'arco su 10 tentativi (!), fermandoci solo a citare quelle che sono le statistiche più evidenti, tralasciando la solita grinta, energia, freddezza.
Eppure quando si pensa a Boston quello a cui subito si pensa è che siano lì, in finale, soprattutto grazie ad un'altra ragione: la difesa. Questa notte è passata in secondo piano, è vero, però c'è sempre è una costante.
Se a Rivers si può dar credito di aver creato un gioco offensivo splendido anche senza aver avuto un apporto di alcunchè, offensivamente parlando, da parte di Garnett, il merito per la difesa va al suo assistente Tom Thibodeau. O meglio suo ex assistente...
Già perchè il tanto famoso Tom, secondo il Chicago Tribune, ha deciso finalmente di dare un taglio alla sua vita da "secondo" e di accettare una panchina tra le tante offerte che aveva ricevuto. La sua scelta è ricaduta sul vecchio trono di coach Zen, i Chicago Bulls. Si parla di un contratto triennale.
Thibodeau, prima di accettare, aveva rifiutato la proposta di New Orleans, la squadra che sembrava più vicina ad accordarsi con lui e che ha ora ripiegato su Monty Williams. Quest'ultimo molto apprezzato da Chris Paul.
I Bulls sono ora ancor più pronti per assaltare i free agents di quest'estate, potendo mettere un altro significativo nome, sulla lista dei perchè i giocatori dovrebbero scegliere Chicago.
Potrebbe apparire un duro colpo per i Celtics ed in realtà lo è, ma meno pesante di quanto possa sembrare, perchè ormai a Boston hanno acquisito la mentalità e gli insegnamenti necessari per ottenere una difesa di alto livello e sicuramente quelli di ora sapranno guidare il roster futuro.
Pare voglia seguire la stessa rotta dei Bulls, anche Cleveland. Il team dell'Ohio è espressamente alla ricerca di un coach che curi con maggior attenzione la difesa. Ultime voci darebbero un nome concreto a queste ricerche spasmodiche: Tom Izzo.
Il coach di Michigan State ha negato un suo approdo ai piani alti almeno finchè non avrebbe portato il suo team ad un titolo, ma l'apprezzamento molto forte di Dan Gilbert (il proprietario dei Cavs) potrebbe convincerlo a cambiare i suoi scenari futuri.
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