Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

mercoledì 27 gennaio 2010

I ROSTER PER IL ROOKIE CHALLENGE

Sono stati diramati poche ore or sono, i diciotto giocatori convocati al Rookie Challenge che si terrà venerdì 12 Febbraio.

Coloro che si sono più distinti in questo scampolo di stagione tra le fila delle matricole sono:

Guardie:

Brandon Jennings, il rookie da 55 punti in una singola gara, la sorpresa e la scommessa di quest'anno. Uno dei favoriti per il Rookie of the Year.

Tyreke Evans, il più strabiliante e continuo nelle prestazioni al momento. Scelta azzeccata di Sacramento che non ha rischiato su Rubio e ora si ritrova un leader da circa 20 punti 5 assist e 5 rimbalzi di media a partita. Altro favorito al ROY.

Stephen Curry, il terzo che completa la cerchia delle matricole più propense a vincere il trofeo dei primi anno. Favorito dal contesto di Golden State è diventato subito un macinatore di punti ed un discreto passatore.

Jonny Flynn, play titolare dei disastrati Timberwolves, una delle poche note liete della squadra, interessante cestista soprattutto per un progetto a lungo termine.

James Harden, tremendo tiratore perimetrale, già maturo ed uno dei rookie più tecnici soprattutto nei fondamentali. Non sta ancora dimostrando il suo talento, se comincia a sfruttarlo sarà tenere d'occhio.

Ali:

Jonas Jerebko, ala svedese, già idolo dalle sue parti ed in quel di Detroit, dove ha dimostrato di saper tenere bene il campo da titolare grazie al suo basket solido fatto di buona difesa ed un affidabile tiro da oltre l'arco.

Omri Casspi, il primo israeliano nella NBA, si è adattato subito al cambio di vita come pochissimi internazionali sono riusciti a fare. Come jerebko sa tenere bene il campo anche partendo subito in quintetto ed ha dimostrato anche una notevole freddezza nei minuti caldi di gara.

Taj Gibson, partito in sordina, questo rookie è esploso tutto insieme e dopo essersi ritagliato minuti importanti e il posto vicino a Noah sotto le plance, nello starting five sta producendo una discreta annata che non molti si aspettavano.

Centro:

DeJuan Blair, il vero furto del draft; il centro sottodimensionato sotto la saggia guida di Popovich a dello staff degli Spurs ha immediatamente portato il suo in campo contribuendo con energia, punti, rimbalzi e grande volontà da lottatore.

Tra le fila dei Sophomores abbiamo:

Guardie:

Derrick Rose, il rookie of the year dell'anno appena trascorso. Il leader dei Chicago Bulls, penetratore mostruoso abile nel traffico, già stella della squadra alla fine del suo primo anno ed ora ancora più fondamentale per il team dopo l'addio di Ben Gordon, perchè si è dovuto caricare la squadra anche in fase realizzativa, compito che smezzava con Gordon nella stagione passata.

Russell Westbrook, il regista dei sorprendenti e giovanissimi Thunders, un buon tiratore ma anche ottimo in assist e rimbalzi, già abbastanza completo per la sua giovane età deve solamente imparare a perdere meno palloni in relazione ai possessi presi.

O.J.Mayo, O.J. sta divenendo un ottimo finalizzatore, sta migliorando nel selezionare i tiri e a condurre i contropiedi, si è calato sempre di più nei meccanismi di squadra e comincia maggiormente a muovere la palla e non a farla stazionare troppo a lungo tra le sue mani.

Eric Gordon, tiratore micidiale, sa farsi valere anche come penetratore anche se il fisico non lo aiuta molto. Sta crescendo sempre di più anche per importanza per i meccanismi della squadra.

Ali:

Danilo Gallinari, uno dei migliori (se non il migliore) tiratori da oltre l'arco nella lega in proporzione ai tiri presi, D'Antoni ha detto che è il migliore che abbia mai visto, un biglietto niente male se ci aggiungiamo che prende molti rimbalzi porta grinta in campo e sta cominciando ad attaccare il ferro...

Michael Beasley, migliorato moltissimo rispetto all'anno passato è la prova vivente che oltre alla tecnica ed all'esplosività bisogna anche avere una mente sgombra dai problemi per rendere al meglio e portare beneficio alla squadra. E' un'ala piccola nel corpo di un'ala grande e questo lo rende devastante soprattutto per i pariruolo che lo marcano.

Centri:

Brook Lopez, dominatore d'area, una delle poche note positive di questi disastrati Nets. E' il trascinatore e nuovo leader della squadra; seppur non può vincere da solo le partite almeno ci prova e ci crede sempre.

Kevin Love, lottatore incessante, crede molto in se stesso e questo lo porta a spingersi sempre oltre e a migliorarsi. Rimbalzista eccellente e pallino dello staff che lo considera talmente tanto talentuoso da scegliere Jefferson anzichè lui in un eventuale trade.

Marc Gasol, macchina da doppia doppia tanto da suscitare grande scalpore da parte dell'amico Randolph dopo aver infilato sette gare consecutive senza andare in doppia cifra o a rimbalzi o in punti. Grandi movimenti in post e gioco da veterano.
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