Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 17 dicembre 2009

UNA DELLE POCHE CERTEZZE DEI CHICAGO BULLS : JOAKIM NOAH

Prendere 14 rimbalzi offensivi in una qualsiasi partita NBA odierna è di per sè un' impresa, ma, prenderli contro i Los Angeles Lakers di questo periodo con Bynum, Gasol e Odom in grande forma sembra essere un'utopia. Ed invece Joakim Noah è riuscito in questo intento e anche se i Bulls hanno perso ugualmente, il centro di Chicago continua a confezionare partite solide e di quantità. Difatti quella prestazione che lo ha visto chiudere al termine con un computo di 20 rimbalzi complessivi, 11 punti e ben 6 stoppate è solo la ciliegina su una torta buonissima. Quest'anno la crescita dell'ex Florida Gators si è accellerata notevolmente grazie anche al molto spazio che coach Del Negro gli sta concedendo.

In un periodo non proprio idilliaco per Rose e compagni, Noah sta emergendo come grande combattente che dà solidità, presenza difensiva importante e forte personalità, il tutto unito ad una reattività e ad una sfrontatezza, ad uno spirito di sacrificio ed ad un apporto di energia notevole che lo portano a gettarsi su ogni carambola e a chiudere ogni penetrazione avversaria con durezza e determinazione, cercando sempre la stoppata.

Le sue capacità sono quelle di cui molte franchigie avrebbero bisogno, un giocatore che, anche se in attacco non è un fattore, è utilissimo alla squadra proprio per le sue doti mentali e per la carica che infonde ai compagni. La sua vera arma è il posizionamento, ogni qualvolta la palla viene scagliata a canestro da un compagno, la sua presenza incombe sotto i tabelloni pronto a fare a sportellate pur di acciuffare il rimbalzo.

Come detto prima il suo limite è la fase offensiva, in netto miglioramento rispetto alla pochezza dello scorso anno, ma il ragazzo è ancora poco incisivo non avendo nel suo bagaglio tecnico una grande varietà di soluzioni e i punti arrivano per la maggiore grazie ad entrate energiche e schiacciate sui tagli o sugli scarichi. La crescita in questa parte del campo è però favorita dalla mole di tiri che per forza di cose si prende (sta molti minuti in campo e le soluzioni offensive i Bulls dell'ultimo periodo le equidistribuiscono).

Attualmente viaggia in doppia doppia di media con 12 rimbalzi (secondo solo ad Howard), di cui 4,3 offensivi (statistica in cui è invece terzo nella lega), 10 punti, 2 assist e mezzo a partita (dove si contende la prima posizione tra i centri) e poco meno di 2 stoppate, cifre che dimostrano in buona parte le sue qualità, ma non appieno, visto che molte delle cose utili che fa in campo non si esumono dalle statistiche.
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