Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 30 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I CLEVELAND CAVALIERS?

Concludiamo la nostra rubrica sulle deluse della free agency, analizzando presente e futuro di quella che è forse la franchigia che è rimasta più sconcertata dall'esito del mercato degli agenti liberi: i Cleveland Cavaliers.

Non ci volevano credere in quel di Cleveland, non si sono rassegnati fino a quando "The decision" non ha sentenziato la paura che era nel cuore dei tifosi. La speranza che LeBron rimanesse nell'Ohio era più che una mera possibilità, si credeva che l'annuncio ufficiale fosse per stabilire la nascita di una vera e propria bandiera, la nascita di un simbolo che sarebbe rimasto marchiato a fuoco per sempre nella storia dei Cavaliers.

Invece no, la scelta di andare via, con tutte le conseguenze mass mediatiche derivate e il dubbio se la maglia numero 23 debba essere ritirata ed appesa al soffitto della Quicken Loans Arena oppure essere archiviata sotto il semplice nome di ricordo.
Ma in qualche modo bisogna ricominciare a comporre il mosaico, bisogna provare a rimettere in piedi una squadra che si è sempre dimostrata LeBron dipendente e che ora deve "disintossicarsi".  

mercoledì 28 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I TORONTO RAPTORS?

L'obiettivo era tenere Bosh e magari costruire qualcosina di più importante rispetto alla delusione dell'anno passato. Invece CB4 è andato via, lasciando presagire che in Canada ora farà ancora più freddo. Ad aggravare la situazione è andato via anche Turkoglu in cambio "solo" di Barbosa, forse si poteva ricavare altro con la sua cessione.

(Passaggio di testimone...Foto a lato)

In tal clima di ricostruzione si era pensato di far fare le valigie anche a Calderon, tanto per ricostruire il ciclo dall'inizio, per rifondare da capo, ripartendo su Bargnani e DeRozan come punti fermi.

Ma siamo sicuri che tutto nel Canada, sia andato così male?

lunedì 26 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I NEW JERSEY NETS?

Non è arrivato LeBron, non è arrivato D-Wade, non è arrivato Stoudemire, non è arrivata nessuna stella dal mercato dei free agents che potesse prendere le redini della squadra e farle fare il salto di qualità. In aggiunta non è arrivata neanche la prima chiamata al draft, almeno un più che degno contentino per la stagione vissuta che aveva trovato in John Wall la risposta per poter essere cancellata alla svelta.

Da squadra che poteva ambire a distruggere i canoni dello sport riuscendo nell'impresa di passare da un record disastroso in una stagione ad una più che legittima possibilità di essere una pretendente ai piani alti del professionismo americano, si è ritrovata ancora una volta nella mediocrità con un progetto si solido, ma a cui è già saltato uno dei punti cardini, questa estate fallimentare sotto il profilo ricostruzione veloce.

La faccia di Devin Harris riassume lo status generale dei tifosi dopo questa free agency (foto a lato)

domenica 25 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I LOS ANGELES CLIPPERS?

Baron Davis in cabina di regia con il promettente rookie Bledsoe a coprirgli le spalle e la versatilità di Foye come ulteriore ricambio del play, Eric Gordon come guardia con Foye dietro, Blake Griffin ala grande e Chris Kaman centro. Non ci vuole molto a capire che manca qualcosa in quest'ottimo quadretto, un tassello per finire il puzzle, ovvero l'ala piccola.

I cugini dei Lakers avevano preparato tutto dettagliatamente per l'arrivo di LeBron James, costruendo una squadra di tutto rispetto che potesse aiutarlo a raggiungere il titolo. Non solo il team come attrazione, ma anche la piazza, Los Angeles, e il sogno di cercare di scalzare Bryant come simbolo della California dei tempi moderni od almeno poter battagliare con lui per più di 2 volte in 82 gare di regular season.

venerdì 23 luglio 2010

I LAKERS SONO ANCORA LA SQUADRA DA BATTERE

Interrompiamo la nostra analisi sulle deluse dalla free agency per poter sottolineare alla luce degli ultimi eventi, la potenza e l'intelligenza che lo staff dei Lakers ha dimostrato di saper possedere ancora una volta anche in questa estate così turbolenta. Per l'ennesima volta infatti i dirigenti californiani si sono saputi muovere oculatamente, consci della limitatezza dei propri mezzi salariali e consci di quali fossero i giusti tasselli per puntare al three peat. 

Come rafforzare una squadra che è già la migliore, per evitare di rimanere bloccata in un mercato che ha già decretato le sue sentenze? Bè facile hanno risposto i vertici alti losangelini, copriamo i buchi delle partenze con giocatori se si vuole ancora più forti e peschiamo almeno un role player che può inserirsi velocemente nel gioco di coach Zen e che possa divenire una pedina importante nello scacchiere.

Detto fatto.

giovedì 22 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I CHICAGO BULLS?

A Chicago sembra essere tornati all'estate del 2000, quando McGrady era il free agent di spicco che tutti volevano, compresi i Bulls. Poi T-Mac scelse i Magic, non mancando di far notare che se non ci fosse stata la sua amata Orlando, la sua scelta si sarebbe orientata verso i Bulls.

Ora a 10 anni di distanza, la franchigia della città del vento ha rivissuto quegli stessi spettri, perchè non vi fosse stata Miami, con tutta probabilità King James avrebbe optato per i Bulls (New York permettendo), dato che è la squadra meglio attrezzata per vincere, tra tutte quelle che lo potevano firmare. 
E se non James, "almeno" il figliol prodigo Wade, che tanto aveva fatto sperare i Bulls quando un pò di mesi fa aveva comprato casa a Chicago.

Ma, anche dopo questa cocente delusione, il futuro di Chicago, non sembra poi così cupo, anzi.


mercoledì 21 luglio 2010

LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I NEW YORK KNICKS?

Siamo ormai prossimi agli sgoccioli del mercato dei free agents, dal quale solo pochi ottimi colpi si mossono ancora mettere a segno. Ci sono sempre le trade che possono ancora vivacizzare una delle estati più calde del mercato NBA, ma almeno al momento molte di esse rimangono fantasie dei tifosi più delusi.

Quelli newyorkesi poi, di trade se ne cercano di immaginare molte con l'idea di poter portare ancora qualche pezzo grosso al Madison Square Garden e così come i cugini del New Jersey, sperano ancora di non dover aspettare un altro anno per far quadrare uno di quei colpi che cambiano il volto della franchigia.


Anthony Randolph e Danilo Gallinari, le due grandi speranze di New York (foto a lato)

lunedì 19 luglio 2010

MICHAEL JORDAN E CHARLES BARKLEY SULLA SCELTA DI LEBRON JAMES

11 giorni fa, quindi l'8 Luglio, il free agent più gettonato dell'intera estate, LeBron James, sceglieva la sua destinazione per gli anni a venire.
Come tutte le grandi scelte fatte da grandi personaggi, anche quella dell'ex 23 di Cleveland ha diviso il publico a metà.

Quella parte entusiasta di vedere le gare degli Heat, per lo spettacolo e per lo show, resa più ampia da quelli che vogliono semplicemente che James contenda per un titolo o da quelli che pensano che la decisione è sua e qualunque prendesse era esente dall'essere criticata perchè riguardava il meglio per lui.

(Jordan e Barkley, ora analizzano la scelta di James secondo il loro punto di vista. Foto a lato)

Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia, formata da coloro che non apprezzano la scelta di LeBron, quelli che criticano la sua decisione di non voler divenire una bandiera di una città che gli ha dato tutto, che lo ha coccolato, che lo ha reso quello che è oggi. Di questa fazione sono "membri" anche alcuni amanti del nativo di Akron, che volevano che il loro idolo non avesse bisogno di tale compagnia per vincere, in modo di entrare ancor di più nella leggenda del gioco, ma anche quelli che ora lo considerano un non vincente, che necessita dei migliori per creare una dinastia attorno a sè.

Le due parti, grandi o piccole che siano, tendono ad eguagliarsi, almeno fino a quando non entrano in gioco altri fattori, altri nomi, che si esprimono riguardo alla vicenda e che conseguentemente spingono la bilancia su di un solo lato. Si perchè se questi giocatori si chiamano Michael Jordan e Charles Barkley, risulta difficile trascurare le loro dichiarazioni, i loro pensieri.

venerdì 16 luglio 2010

MERCATO NBA 2010 : E' IL MOMENTO DELLE GUARDIE

Continua ad imperversare questa focosa estate di mercato, che già tanto ha regalato (ed ha anche per forza di cose portato inesorabili delusioni per molte tifoserie) e che molto ancora può offrire.
Certamente il più è stato dato, ma in una sessione estiva di così alto livello di free agents e di volontà di cambiare, anche quelli che sarebbero gli scambi minori, tanto minori alla fine non sono, perchè riguardano giocatori talvolta anche da quintetto o al massimo role player che spazio nelle rotazioni lo trovano ovunque in una qualsivoglia franchigia.

A partire da Raja Bell che ha ufficializzato la sua scelta definitiva di rifiutare i Lakers per raggiungere lo Utah e divenire per cause di forza maggiore (vedi l'addio di Matthews direzione Portland) la nuova guardia che fin dal primo minuto deve dare il suo contributo. $10 milioni per 3 anni di accordo è l'esborso dei Jazz per poter usufruire dei servigi di un giocatore solido, con un buonissimo tiro e capacità difensive di ottimo livello, caratteristica principale quest'ultima, che di fatto è quella che ha fatto avanzare la proposta della franchigia guidata da Jerry Sloan.

giovedì 15 luglio 2010

IL PROGETTO DEI MIAMI HEAT COMINCIA A PRENDERE FORMA

E' iniziata la costruzione degli Heat. E in questo post la riassumiamo. Non la ricostruzione, perchè la franchigia di Miami i primi colpi di mercato, quelli esplosivi li ha già archiviati in positivo con firme nero su bianco che blindano i gioielli nella propria cassaforte di cui solo la franchigia della Florida balneare ne ha la chiave.

Per l'appunto è iniziata l'opera di messa a punto, fase fondamentale per un progetto che ha il nucleo ed anche bello solido, ma a cui serve comunque qualcosa che renda l'ingranaggio vincente, anche perchè non si gioca tre contro tre.
Come anticipato alcuni post fa (o come auspicato nel post sulle possibili mosse di Miami) sono arrivati già dei colpi di mercato di particolare rilievo che regalano a Spoelstra e a Riley degli ottimi elementi che possono aiutare la squadra nela corsa verso i traguardi che contano.


Riley e Wade sembrano guardare con attenzione i nuovi arrivi del mercato estivo degli Heat (foto a lato)

martedì 13 luglio 2010

MERCATO NBA: I TORONTO RAPTORS SI MUOVONO, VIA TURKOGLU; AL JEFFERSON PRATICAMENTE UFFICIALE AI JAZZ

Tutti i pezzi grossi del mercato dei free agents, ormai, hanno sistemato il loro futuro e questo necessariamente ha comportato vincitori ma anche inevitabili vinti. Ovviamente Cleveland e Toronto, ma anche i Jazz, sono i team che più di tutti hanno perso pezzi importanti del loro mosaico quest'estate e per forza di cose si sono indebolite molto rispetto alla passata stagione.

(foto tsna.ca)

E' quindi praticamente scontato che le notizie che in questo momento affollano le pagine dei giornalisti riguardino soprattutto loro (le vinte), che non hanno la minima intenzione di cedere il passo, vogliose del pronto riscatto, seppur ostico da ottenere.
Aspettando le importanti mosse che farà Dan Gilbert, proprietario dei Cavs, per cercare di vincere un titolo prima di LeBron (queste, ha detto lui, saranno le sue intenzioni), i Raptors ed i Jazz infervorano sul mercato.

domenica 11 luglio 2010

GLI HEAT DEVONO COMPLETARE IL ROSTER :QUALI LE MOSSE DI MIAMI?

Dopo aver messo sotto contratto le tre star acquisite dal mercato dei free agents, Miami ora deve costruire una squadra, deve riuscire a mettere su un buon roster che possa essere il giusto supporting cast al trio delle meraviglie.
Il problema risaputo, è che lo spazio salariale per far ciò è inevitabilmente ridotto e questo potrebbe comportare una panchina ed un centro titolare di scarse qualità. Ma la considerazione è giusta solo per metà, l'altra metà è legata alle mosse azzeccate che lo staff dirigenziale degli Heat può adoperare per mettere su anche una più che discreta panchina.

Vediamo come (considerando come il ragionamento sia una mistione tra notizie che circolano e mosse che farebbe chi scrive).

Innanzitutto bisogna considerare che lo spazio sinora utilizzato dalla franchigia di South Beach è di circa $44 milioni per i quattro giocatori già firmati: Mario Chalmers, Dwyane Wade, LeBron James e Chris Bosh. Ora con il tetto salariale fissato a 58 milioni, i margini di manovra veri e propri si possono fare con $14 milioni a cui va aggiunta la mid-level exception che può portare in Florida un giocatore di medio-alto livello.

sabato 10 luglio 2010

ECCO IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEI BIG THREE DI MIAMI: JAMES, WADE E BOSH

La tanto attesa e chiaccherata firma nero su bianco di James, Wade e Bosh è arrivata, come è anche avvenuta la presentazione ufficiale dei "Big Three" di Miami.

Qui di seguito, per chi vuole visionarlo, vi proponiamo il video di tale presentazione e le prime parole di James e Bosh con la maglia di Miami:


venerdì 9 luglio 2010

MERCATO NBA : TUTTI GLI SCAMBI E LE FIRME DEI FREE AGENTS AVVENUTI FINORA

Eccovi riassunte tutte le transazioni avvenute in questo inizio d'estate, includendovi anche le scelte dei free agents:

- Samuel Dalembert (Philadelphia Sixers) passa ai Sacramento Kings in cambio di Spencer Hawes ed Andres Nocioni.

- Martell Webster passa dai Blazers ai Timberwolves in cambio di Ryan Gomes (già rilasciato dalla franchigia dell'Oregon) e la 16a scelta di questo draft, Luke Babbitt.

- Kirk Hinrich e Kevin Seraphin passano dai Bulls ai Washington Wizards in cambio dei diritti di Vladimir Veremeenko.

- Corey Maggette va ai Bucks, mentre i Warriors ricevono Dan Gadzuric e Charlie Bell.

- Chris Douglas-Roberts giocherà a Milwuakee la prossima stagione, in cambio i Nets avranno una seconda scelta del draft 2012.

- Sempre i Bucks rifirmano John Salmons per altri 5 anni a $39 milioni complessivi.

LEBRON JAMES HA SCELTO: ANCHE LUI ANDRA' AI MIAMI HEAT PARTE 2 ECCO IL VIDEO

Per chi se lo fosse perso, ecco il video di quando James annuncia la sua decisione. Per saperne di più su ciò, leggete il post precedente.

LEBRON JAMES HA SCELTO : ANCHE LUI ANDRA' AI MIAMI HEAT


Il Re ha scelto. Stanotte alle 3 ora italiana, LeBron ha comunicato la sua decisione.

James lascierà Cleveland per unirsi a Dwyane Wade e Chris Bosh nei Miami Heat.

Una notizia che nelle ultime ore era quasi diventata certa ma, fino a quando il giocatore ormai ex Cleveland, non l'avrebbe dichiarata apertamente, in molti erano ancora speranzosi in un colpo di scena.
(Foto Espn.com)

"Io non posso dire che questo è sempre stato nei miei piani, perchè io mai avevo pensato che ciò fosse possibile". Ed a inizio free agency forse nessuno, o almeno i più, non avevano neanche minimamente pensato ad un colpo di scena di simile portata, che trascinerà Miami verso gli anni cestistici più vincenti che abbia mai assaporato.

giovedì 8 luglio 2010

COLPO DEI CHICAGO BULLS : ARRIVA CARLOS BOOZER

Dopo la conferma di Bosh di approdare in quel di Miami con Wade (e forse LeBron) anche se ancora non si sa se con la formula della sign and trade o quella della firma immediata, un altro grande nome del mercato estivo dei free agent ha scelto la destinazione dove accasarsi.

Stiamo parlando di Carlos Boozer, l'ala forte ormai ex Utah Jazz, che appena ha compreso le intenzioni di Bosh di partire alla volta di Miami, non ha avuto più l'indecisione ed ha contatto i Chicago Bulls per dare la conferma che dalla prossima stagione sarà un loro giocatore. Contratto da $80 milioni per cinque anni di permanenza nella Wind City e speranza che con il suo approdo nella franchigia si convinca anche qualche altro gran free agent a scegliere questa destinazione.

mercoledì 7 luglio 2010

CHRIS BOSH VA AI MIAMI HEAT


Se ne parlava proprio poche ore fa nell'articolo precedente, su quale potesse essere la decisione di Chris Bosh. Decisione che sarebbe stata tra Chicago, Miami e Cleveland. 

Ebbene è arrivata, CB4 ha scelto le calde spiagge di Miami per i prossimi anni. Ad attenderlo ci sarà sicuramente Wade, che, forte dell'arrivo del lungo ex Raptors, firmerà subito per restare agli Heat.

Del contratto futuro di Bosh ancora non si sa nulla di certo, ma fra poche ora potrebbero arrivare ufficialità e dettagli. Ciò che è sicuro, è che Wade percepirà circa $125 milioni spalmati in 6 anni.

Ora resta solo da attendere per vedere se l'ex Georgia Tech arriverà in seguito ad una sign and trade o "a parametro zero". In caso di sign and trade vale il discorso fatto nel post precedente: Beasley e Chalmers come contropartite probabili.

L'innesto di CB4 darà a Miami l'asse lungo-esterno tra i più terrificanti della lega, permetterà agli Heat di aggiungere quella pericolosità in area che non possedevano e soprattutto consentirà a Wade di scrollarsi di dosso parecchie responsabilità in fase offensiva.

Tutto questo ora porta solo ad altre due considerazioni che riguardano LeBron James. Bosh ha deciso anzitempo Miami perchè conscio che The Choosen One tornerà a Cleveland (dove CB4 non voleva andare)? Oppure perchè tanto sa già che The King approderà anche lui nel porto di Miami? Oppure i suoi progetti sono volti verso New York, dove un'ala grande/centro al massimo salariale ce l'hanno già (Stoudemire)?

Solo domani avremo la risposta a queste domande. 

BOSH MA DOVE VAI? ; LEBRON JAMES SCEGLIERA' DOMANI

James ha deciso. Domani sera alle 9:00 ore americane, stando a quanto dicono i giornalisti, The Choosen One annuncerà su ESPN la sua decisione. Si infittiscono le voci di un probabile ritorno ai Cavs per altri due anni, per poi tornare a sondare la free agency. Byron Scott si è detto fiducioso che ciò possa accadere realmente.

Ma il free agent che in questi giorni sta facendo maggiormente discutere è Chris Bosh. Il lungo è ormai dato come sicuro partente, ogni indizio collima con questa opzione. Prima le dichiarazioni di Colangelo che metteva le mani davanti, analizzando la seria possibilità che Chris potesse andare via dal freddo del Canada, poi la sicura sparata di Villanueva che lo dava agli Heat ed infine le ultime dichiarazioni che lo vedono incrociare la sua strada con quella di Chicago o di Cleveland.

Appurato che non resterà, ora il problema è capire dove metterà nuove radici.
Le vie ci sono per permettere a CB4 di puntare al titolo subito da quest'anno.

lunedì 5 luglio 2010

DIRK NOWITZKI E JOE JOHNSON RINNOVANO ; I KNICKS PUNTANO A MONTA ELLIS

Mentre si attende tra oggi e domani la firma definitiva di Amar'e Stoudemire per la franchigia dei Knicks, altre importanti firme sono arrivate escludendo dalla corsa altri due giocatori tra i top player del lotto dei free agents.

Dirk Nowitzki e Joe Johnson hanno deciso di continuare il proprio rapporto con le franchigie che finora ne detenevano i diritti accordandosi a cifre altissime (come era facile pronosticare) e chiudendo le porte agli altri possibili acquirenti.

Sia il tedesco ieri, che Johnson oggi, hanno già messo fine al proprio status di free agent, il primo siglando un contratto da $80 milioni spalmati su quattro anni di permanenza nel Texas, ed il secondo firmando per i prossimi sei anni a $119 milioni complessivi.
Dirk ha scelto di "accontentarsi" di un contratto sotto il massimo salariale consentito (sarebbe stato $96 milioni per quattro anni) per permettere alla squadra di Mark Cuban di avere ancora margine salariale al fine di aggiungere un ottimo giocatore ad un roster già molto buono ma a cui manca ancora qualcosa per puntare al massimo risultato.
Inoltre nell'accordo stipulato coi Mavs, Nowitzki ha ottenuto una clausola che gli permette di mettere il veto su una possibile trade che da qui a quattro anni lo potrebbe vedere coinvolto.

domenica 4 luglio 2010

TRA POCHE ORE L'UFFICIALITA' : AMAR'E STOUDEMIRE SARA' UN GIOCATORE DEI KNICKS

Dopo tanto vociferare, ecco il primo colpo grosso dell'estate, e a farlo è la franchigia newyorkese che si assicura di firmare l'indomani uno dei free agent di lusso di quest'estate: Amar'e Stoudemire.

Il giocatore nei giorni scorsi è rimasto subito entusiasta dell'offerta della franchigia della Grande Mela e non aveva nascosto il suo umore. Si era definita un'offerta irrinunciabile quella propostagli e così di fatto è stata. $95 milioni di dollari ed un contratto che legherà la portentosa ala grande (ma anche centro, soprattutto in un sistema come quello dantoniano) alla franchigia di Donnie Walsch per almeno i prossimi 5 anni. 
Phoenix non sembrava convinta di dare al giocatore il massimo salariale consentito e questo non ha fatto altro che facilitare la scelta ad Amar'e.

sabato 3 luglio 2010

SECONDO GIORNO DI FREE AGENCY : RUMORS DI MERCATO

In quella che è certamente la settimana più infuocata del mercato NBA, il secondo giorno di trattative non è stato inferiore al primo e non è stato inferiore neanche alle attese che lo hanno preceduto.
Altre voci ed altre certezze si sono avvicendate e tutte notizie di rilievo che vanno analizzate e ponderate con estrema cautela per non cadere nella trappola di credere in affermazioni che magari riescono solo a deviare quella che poi sarà la realtà dei fatti.

Iniziamo subito con le notizie certe, con gli accordi stipulati e sicuri.
I Lakers consci di poter perdere non solo Derek Fisher ma anche e molto più sicuramente Jordan Farmar, hanno scelto di offrire immediatamente un quadriennale a Steve Blake, un ottimo giocatore dal punto di vista della disciplina tattica e dell'abilità di adattarsi a diversi stili di gioco, nonchè un elemento di quelli che non vogliono per forza la palla in mano e sanno calarsi nei ruoli assegnatigli. $16 milioni spalmati su 4 anni per assicurarsi i suoi servigi.

venerdì 2 luglio 2010

FREE AGENTS 2010: AFFARI CONCLUSI

E' passato il primo giorno.
Si, ieri è stato il primo luglio, il primo giorno della free agency 2010, il primo giorno in cui James, Bosh, Wade, Boozer, Lee, Pierce, Stoudemire, Nowitzki, Johnson, ma anche molti altri, sono senza squadra. Per ora, certo.

(foto NBA.com)

La data appena trascorsa era il punto di inizio, la linea di partenza per cominciare la "caccia" ai free agents, difficile pensare che avremmo avuto delle notizie decisamente significative già dal primo giorno.
Niente di più sbagliato.
Sono giunte una marea di novità, valanghe di "regali" per i giornalisti, roba che neanche da Babbo Natale ci si può attendere tanto.

Rudy Gay sarà ancora un Grizzlies. La mossa era abbastanza pronosticabile, perchè Memphis ha un bel progetto, conta su una squadra giovane con un alto tasso di potenziale e certamente gli $82 milioni spalmati in cinque anni hanno fatto la loro parte. Difficile rifiutare, per cercare fortuna altrove.