LE DELUSE: QUALE FUTURO PER I CHICAGO BULLS?

A Chicago sembra essere tornati all'estate del 2000, quando McGrady era il free agent di spicco che tutti volevano, compresi i Bulls. Poi T-Mac scelse i Magic, non mancando di far notare che se non ci fosse stata la sua amata Orlando, la sua scelta si sarebbe orientata verso i Bulls.

Ora a 10 anni di distanza, la franchigia della città del vento ha rivissuto quegli stessi spettri, perchè non vi fosse stata Miami, con tutta probabilità King James avrebbe optato per i Bulls (New York permettendo), dato che è la squadra meglio attrezzata per vincere, tra tutte quelle che lo potevano firmare. 

E se non James, "almeno" il figliol prodigo Wade, che tanto aveva fatto sperare i Bulls quando un pò di mesi fa aveva comprato casa a Chicago.

Ma, anche dopo questa cocente delusione, il futuro di Chicago, non sembra poi così cupo, anzi.

L'aver perso pezzi, in ottica spazio salariale, nel tentativo di firmare gli appena citati giocatori, ha condotto il team dell'Illinois a trovarsi di molto sotto il salary cap e quindi ad optare verso nuove vie, meno appetitose, ma non per questo non forti.

Perdere quel leader emotivo e difensivo come era capitan Kirk (Hinrich) in cambio di nulla, deve essere pesato allo staff, che non ha reso vano il sacrificio, dirottandosi su uno dei più forti delle "seconde linee" di questa free agency, Carlos Boozer.

Una delle stelle della free agency 2010, non quella inizialmente sperata, ma comunque un giocatore solidissimo, un presenza nel pitturato, un uomo che fa del piede perno e del post, i fondamentali per il suo gioco.

L'unica controindicazione sta nel ruolo.

I Bulls hanno deciso di rafforzarsi nel settore ali grandi, tappando così l'esponenziale crescita che stava attraversando Taj Gibson. A Chicago sperano che, seppur il giovane avrà meno minuti, crescerà sotto l'ala di Boozer.

Con quello che è rimasto sotto il tetto salariale sono arrivati anche un signor role player come Kyle Korver, quel tiratore perimetrale mortifero che aprirà le difese avversarie e punirà i raddoppi su Rose e Boozer e quel grande difensore che è Ronnie Brewer.

Senza considerare che hanno una star come Rose, un'ala come Deng ed un centro d'energia come Noah.

Perciò, non si può considerare Chicago una perdente, seppur una delusa; possiede comunque mezzi e qualità sufficienti per proiettarsi tranquilamente ad un secondo turno di playoff, ottica che potrebbe andare in crescendo (ma anche in diminuendo) a seconda del lavoro che farà Thibodeau, nell'atteggiamento dei suoi in campo.

Certo se Rose e Boozer imitano la premiata ditta, Williams-C-Bozz e Deng esplode una volta per tutte questo tremendo potenziale che possiede, allora sarà interessante vedere le nuove prospettive...  

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