L'obiettivo era tenere Bosh e magari costruire qualcosina di più importante rispetto alla delusione dell'anno passato. Invece CB4 è andato via, lasciando presagire che in Canada ora farà ancora più freddo. Ad aggravare la situazione è andato via anche Turkoglu in cambio "solo" di Barbosa, forse si poteva ricavare altro con la sua cessione.
(Passaggio di testimone...Foto a lato)
In tal clima di ricostruzione si era pensato di far fare le valigie anche a Calderon, tanto per ricostruire il ciclo dall'inizio, per rifondare da capo, ripartendo su Bargnani e DeRozan come punti fermi.
Ma siamo sicuri che tutto nel Canada, sia andato così male?
Probabilmente serviranno più di un paio d'anni per creare qualcosa che possa andare oltre un semplice approdo alla post-season, anni bui che bisognerà affrontare, ma forse è meglio del trend che si era creato nell'ambiente Raptors. Quel cerchio che tendeva a chiudersi troppo presto e male, anche con giocatori di tutto rispetto come Calderon, Bosh, Turkoglu e Bargnani.
Colangelo non ha mancato di farlo notare, soffermandosi su Bosh ed il suo ruolo nella squadra: "Abbiamo cercato invano di costruire la squadra attorno a lui. Si sono susseguiti diversi giocatori ma non ha funzionato. Non ha avuto importanza che tipo di giocatori abbiamo inserito nel sistema, mai è sembrato ci fosse il giusto mix con lui come uomo chiave della squadra".
L'idea è che era il momento di ricominciare, perchè la strada a cui si era arrivati era ormai un vicolo cieco per un team con sogni ben più alti di fermarsi al raggiungimento dei playoff. In tal senso la partenza di un Bosh e di un Turkoglu, scontenti tra l'altro, può essere solo un bene per Toronto, che ora deve cercare di piazzare anche il contratto oneroso di Calderon.
L'unica pecca sono state le contropartite, seppur è vero che Bosh era free agents, forse con qualche manovra giusta sarebbero potuti arrivare dei validi giocatori per ricostruire. Non è avvenuto e questo comporta solo un allungamento del progetto, non una demolizione. Anche perchè un paio di cose buone sono state fatte come l'arrivo di Kleiza, la scelta dell'acerbo ma con potenziale, Ed Davis, e la volontà di accaparrarsi il solido e giovane Solomon Alabi.
Ora tutto passa da come si riuscirà a gestire il nuovo gioco, senza Bosh, croce e delizia della squadra, e soprattutto molto dipenderà da Bargnani, innalzato per forza di cose a nuovo leader canadese. Il mago ora avrà un bel gruzzolo di palloni in più, come anche tutti i suoi compagni, data l'assenza del "buco nero" Bosh e forse la cosa potrà agevolare la crescita di alcuni giocatori.
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