Con stanotte il quadro delle Finali di Conference si è delineato quasi perfettamente con l'unica eccezione della sfida tra Boston e Cleveland, che non scompone affatto i pronostici fatti da tutti ad inizio serie, di una successione di partite combattute ed incerte.
Si può dare un ipotetico vantaggio ai Cavaliers, se non per il fatto di aver il fattore campo, ma Boston è dall'anno dell'ultimo titolo una squadra solida che non si arrende mai, neanche contro l'età che inesorabilmente avanza portando con se l'inevitabile calo.
Ma la notte appena passata ha visto chiudersi ben due serie che si aggiungono a quella tra San Antonio e Phoenix; tre scontri in tutto che hanno visto il trionfo netto da parte delle vincenti, le quali hanno risolto le proprie pratiche con uno sweep che non lascia sconti.
Nel caso di Orlando, la vittoria contro gli Hawks dopo sole quattro partite, li avvantaggia molto. I Magic hanno ora la possibilità di riposare e prepararsi al meglio tatticamente e mentalmente alla Finale di Conference consci poi che, chiunque passerà il turno tra Cleveland e Boston, sarà sfiancata (almeno per le prime gare).
Orlando ha avuto, contro Atlanta, il predomio sotto le plancie, ha punito sugli scarichi ed ha armato i perimetrali sui blocchi, il tutto in maniera naturale e contro una formazione di altissimo livello. Questo porta a doverli considerare molto di più di quello che si fa già, come potenziale contendente al titolo.
Dal canto loro i Lakers hanno sconfitto i Jazz (sempre con un sonoro 4-0) dimostrando ancora una volta la loro freddezza, che scalza ogni dubbio sulla possibilità di dominare i finali di partita accesi.
Utah ce l'ha veramente messa tutta, lottando in difesa e mantenendo alta la concentrazione su ogni possesso. Il loro spirito guerriero e la loro forza di gruppo non è bastata e questo dovrebbe far riflettere su quanto "potere" abbiano i Lakers nel saper vincere.
Certo è che ora si prospetta una Finale di Conference dallo spettacolo assicurato con la sorpresa di Phoenix a contendere il posto in Finale a Kobe e compagni.Il team dell'Arizona ha sbalordito tutti, dapprima liberandosi di Portland, e poi mettendo fuori da giochi San Antonio con un secco 4 vittorie 0 sconfitte, che lascia allibbiti la maggior parte dei tifosi che non si aspettavano di certo un risultato così netto. Giochi ben eseguiti, alchimia tra i suoi uomini migliori, aiuti dalle riserve, ma soprattutto grande abilità nel gestirsi anche in fase difensiva.
Questo exploit rilancia la squadra di Alvin Gentry, che ora si testerà contro i detentori del titolo, in un match che dimostrerà quanto veramente forti siano le due compagini.
Ma la serie non è certamente riassunta tutta qui, anzi, con tutta probabilità la differenza la faranno gli altri ...
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Secondo te, nella Western Conference Finals, Artest marcherà Nash per cercare di spegnere la fonte di gioco dei Suns..?! Oppure Coach Jackson lo metterà a marcare Richardson, che si è dimostrato il giocatore più in forma di Phoenix, conscio anche dei fatto che Stoudemire avrà la vita particolarmente dura con le sue due torri, Bynum-Gasol prima e Gasol-Odom poi, lasciando giocare "praticamente da solo" il Canadese..?!
RispondiEliminaGrace90
Ciao. Bel quesito, la domanda è talmente interessante che si potrebbe fare un articolo apposito...In effetti in base a questa decisione si deciderà moltissimo della serie.
RispondiEliminaPremettendo che entrare nella testa dell'allenatore più vincente (in termini di titoli), qual'è Phil Jackson, è difficile.
Però, a nostro parere, non ci sarà un solo marcatore esclusivo per Nash. Questo perchè quando Fisher è in campo non può difendere sulle ali e quindi dovrà prendersi in consegna una delle due guardie, ma su Richardson non è molto adatto. Inizialmente partirà su Nash per poi dirottare su quella meno in forma in serata.
Per l'altra si alterneranno Artest e Bryant per non caricare di falli nessuno dei due ed in modo da lasciargli anche lucidità in fase offensiva. L'altro scala su Hill alternandosi con Odom.
Comunque l'idea di fondo è che Fisher dovrà rimanere a lungo tempo su Nash, semplicemente perchè non può marcare gli altri od al limite lo fa difficilmente.
Sicuramente, comunque,Jackson si inventerà movimenti difensvi specifici per alcune situazioni particolari di gioco. Ad esempio quando penetra Nash si cercherà di chiudergli gli sbocchi per gli scarichi, giusto per farti un esempio.