Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 27 maggio 2010

LA RINASCITA DEGLI ORLANDO MAGIC : UNA RIMONTA CHE SEMBRA IMPOSSIBILE

Quando alcuni giorni fa la serie si era trascinata sul 3-0, quasi nessuno, forse neanche in casa Orlando, credeva realmente di poter provare a risalire la china, provare a rimontare per riscrivere la storia dell'NBA. Il destino delle due squadre sembrava già segnato, con i Celtics ad attendere in Finale chi ad Ovest l'avrebbe spuntata (in una serie tutt'altro che decisa) e coi giocatori dei Magic già pronti a guardarsi la Finale che conta sul divano di casa.

(Foto nydailynews.com) 

Ma il team della Florida non si voleva di certo ritirare vittima di uno sweep e l'orgoglio, aiutato da una più lasciva Boston, ha fatto si che Howard e compagni potessero guadagnare almeno una vittoria.

Di sicuro il successo gli ha dato la spinta che gli mancava, gli ha dato la forza per riprovarci, per ritrovare un gioco offensivo che soprattutto in gara 2 era sparito, cominciando a ragionare per evitare di buttare palloni e cercando le giocate semplici.

Ai meriti dei Magic si sono affiancati gli errori di Boston. La franchigia del Massachusetts, ha giocato in difesa visibilmente più "soft" lasciando agli avversari la possibilità di prendere ritmo al tiro, soprattutto oltre l'arco, e prodigandosi sempre meno nella loro consueta difesa asfissiante, caratteristica che li contraddistingue da quando Garnett e Thibodeau si sono incontrati per la prima volta.

Ma forse quello che più di tutti ha inciso come fattore dominante in negativo, per i bostoniani, è stata la defezione a rimbalzo dove nelle ultime due gare (soprattutto in quella di stanotte), Orlando ha dominato: 43 rimbalzi contro 26 sono un dato molto significativo, soprattutto quando durante la gara si nota come alcune di queste carambole siano state del tutto regalate ai Magic, mentre invece ci si aspetta che ogni pallone conquistato sia sudato e combattuto.

Dal canto suo i Magic se vogliono avere ulteriori chance di riacciuffare il pareggio, devono anche cercare di limitare i falli in penetrazione, soprattutto su Paul Pierce, che dalla lunetta realizza punti facili, con costanza assoluta. Ed oltre, devono sperare di ritrovare un Carter ispirato, non certo quello delle ultime gare incapace di essere un fattore decisivo o importante per la squadra.

Tutto sommato però gli sbagli di Boston, difficilmente saranno ripetuti da una franchigia così esperta, e così smaniosa di vincere nuovamente prima di dover rifondare un ciclo che li terrà lontani dalle scene che contano per un bel lasso di tempo. La sensazione è che se i Celtics ritrovano lo stesso gioco delle prime due gare, la prossima partita, sarà anche l'ultima della finale dell'Est. Poi si torna al Garden, un fattore in più ad appannaggio della formazione di Doc Rivers. 
Ma non tutto è scritto, soprattutto dopo che da un 3-0 si è arrivati al 3-2...
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