Quando si perde c'è sempre una dominante tendenza a evidenziare che le colpe della sconfitta siano necessariamente della perdente e non meriti di chi vince.
Ed è giusto così, perchè è meglio guardare in casa propria e capire da dove si deve cominciare a cambiare, per poter tornare, od incominciare, a vincere.
E' quello che è successo in casa Cavs, dove l'aria di cambiamento veleggia già da tanto tempo ormai, a causa di quel fatidico luglio 2010, il confine tra il futuro ed il presente della squadra dell'Ohio. Luglio non è ancora giunto, ma quell'aria di cambiamento ha iniziato il suo percorso.
Si parte dalle fondamenta, dall' "organizzatore" della chimica di squadra, la mano invisibile che teoricamente e praticamente dovrebbe guidarli dalla panchina, il coach Mike Brown.
Una motivazione del perchè Boston continui a battere sistematicamente i Cavs in post-season, devono essersela chiesta a Cleveland. Perchè una squadra, formata da campioni, con un quintetto stratosferico per individualità, perda sempre contro i bianco-verdi, seppur sempre più logori dall'età.
Danny Ferry ed il resto dello staff hanno impiegato un paio di anni per darsi una risposta, per capire che i Cavs stavano vivendo di imprese individuali, mentre Boston faceva del gruppo la loro stella più importante.
E per cambiare questo trend, poteva essere presa in considerazione solo un'opzione, quella del sollevamento dell'allenatore.
Così poche ore fa è arrivata l'ufficialità del licenziamento di Brown dopo 5 anni alla guida dei Cavaliers.
Il coach è stato molto bravo nelle regular season degli ultimi anni, ma nei playoff ha stentato e questa è l'unica ragione per cui si è deciso di finire il rapporto.
"Ho davvero apprezzato il lavoro di Brown, egli ha avuto un ruolo fondamentale nell'organizzazione dei Cavs...Mi sono davvero divertito a lavorare al fianco di Mike Brown. Mike ha avuto un ruolo decisivo nel trasformare di 360° la mentalità della squadra in cinque anni. Prima di lui non c’era nulla di quanto oggi vediamo: il lavoro in allenamento, un’entità difensiva e una tradizione vincente... " sono state le parole di Danny Ferry.
Ora anche i Cavs entrano nel walzer degli allenatori, per rimpiazzare il coach of the year 2009.
Sicuramente i cambiamenti importanti non sono finiti, chissà se anche il più importante avverrà...
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