Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 16 maggio 2010

E' APERTA LA RICERCA DEL NUOVO ALLENTORE DEGLI ATLANTA HAWKS

Atlanta di per sè è un'ottima squadra, composta da elementi che sanno amalgamarsi perfettamente tra di loro e che hanno dalla loro la giovane età. Sono un gruppo solido, maturato insieme nel corso degli anni e sempre più forte anno dopo anno.

Però, anche se il loro progetto riguarda il presente e non un futuro a lunga scadenza, in un programma che mira solo a rafforzare e non a ricostruire, qualcosa va cambiato, perchè non si riesce a superare lo scoglio che gli permetterebbe di raggiungere traguardi più importanti.

Con Joe Johnson possibile partente nell'infuocata estate che si sta per profilare, potrà servire reindirizzare il ruolo di prima stella, e si dovrà trovare un nuovo innesto, o nuovi innesti che possano sopperire almeno in parte alla perdita di un giocatore tanto fondamentale.

Ma allo staff dirigenziale, la cosa che premeva di più, era provare qualcosa di diverso, provare a cambiare la radice, e per questo, dopo ben sei stagioni di mandato, hanno deciso di non rinnovare Woodson.
Complice anche il rapporto non idilliaco con Josh Smith (che qualora partisse Johnson, sarebbe l'uomo franchigia), il coach ora è libero di accasarsi altrove.

La notizia di alcuni giorni fa, ha scatenato un via vai di voci sul possibile nuovo tecnico che si prenderà la responsabilità di condurre a miglior sorte la squadra nelle prossime annate.
Il primo nome trapelato come nuova guida tecnica è quello di Tyrone Corbin, assistente dei Jazz, che visto l'interessamento di molte franchigie, probabilmente non rimarrà secondo ancora per molto. Come eventuale possibilità c'è anche Sam Mitchell, seguito a ruota da Dan Majerle, assistente nei Suns.

Sicuramente quella degli Hawks è una panchina ambita per il già bel formato nucleo base, quindi non sarà difficile potersi permettere di scegliere chi si preferisce, ma proprio per questo la scelta deve essere ben ponderata e bisogna trovare qualcuno che sappia far girare il team con un gioco adatto alle caratteristiche dei suoi uomini.

Bisognerà scegliere un coach che sappia valorizzzare il gioco di squadra e che sappia costruire dei giochi e delle rotazioni difensive che nascondano le mancanze del team, come l'assenza in roster di un vero centro dominatore (anche se il binomio Smith-Horford si divide tanto bene i compiti da far spesso dimenticare la defezione).
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