Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 29 giugno 2013

Confermata la mega trade Celtics-Nets

Il 10 luglio sarà ufficiale, ma per ora c'è la conferma assoluta che la trade vociferata tra Celtics e Nets ha trovato compimento, l'accordo è giunto. Il duo simbolo dei Celtics da alcuni anni a questa parte (ovviamente parliamo di Pierce e Garnett) si sposterà direzione Brooklyn accompagnato dall'ottimo Jason Terry ed in cambio Boston avrà un infarcimento di giocatori, alcuni discreti altri buoni solo per liberare spazio salariale e ben tre prime scelte (2014 protetta, 2016 e 2018 ed in più nel 2017 c'è la possibilità che possano scambiarsi le scelte a discrezione di Boston). I giocatori che si sposteranno nel Massachusetts sono: Humphries col suo spropositato contratto che scadrà l'anno prossimo, Kris Joseph che ha la team option, Gerald Wallace che si tenterà di rianimare (anche perché altrimenti il suo contratto è bello pesante), Marshon Brooks, giovane in rampa di lancio che magari con il giusto spazio può uscire completamente dal guscio e spiccare il volo, ed infine Keith Bogans, che arriverà tramite una sign and trade. 


Una trade che di primo acchitto lascia perplessi ma che può trovare ogni logica se la si approfondisce un attimo. Da qui difatti passa la ricostruzione annunciata di Boston e il tentativo di escalation immediata dei Nets.

I Nets prendono tre giocatori importanti sia in ottica playoff che per la rotazione principale anche se perdono praticamente tutta la panchina (da ricostruire con poco spazio salariale) e soprattutto lasciano andare via un pò di buone scelte che magari sarebbero state utili tra un paio d'anni quando il trio appena arrivato potrebbe aver già lasciato la barca. 
Pensando all'oggi Kidd avrà da subito in mano un gran quintetto con abbondanza di esperienza alle spalle. I Nets infatti si affacceranno alla nuova stagione con Deron Williams playmaker, Joe Johnson guardia, Paul Pierce in ala piccola, Kevin Garnett ala grande e Brook Lopez centro. Uno starting five che non ha da invidiare niente a nessuno. Peccato che dietro, oltre al nuovo arrivato Terry e se vogliamo al solido Reggie Evans e al tutto da scoprire Teletovic, ci sia il vuoto, nonostante a Brooklyn già ci si sia mossi per trovare qualche soluzione di rilievo (come ad esempio l'ottimo Kyle Korver). Se Andray Blatche lo si riuscirà a firmare al minimo salariale e se si riuscirà a portare a casa un'altra buona guardia di riserva oltre a Korver, allora per i Nets ci sono i presupposti per fare un campionato con i fiocchi in attesa dell'inevitabile risistemazione tra un paio d'anni che comunque potrebbe essere meno dolorosa del previsto.

Dall'altra parte invece c'è Boston e la ricostruzione ormai iniziata, con tutti in attesa di capire se sarà Rondo il perno di questa rifondazione o se invece sarà sacrificato addirittura anche lui per l'opera di demolizione e rimessa in piedi da capo che ormai è stata cominciata. Nel frattempo si può analizzare lo scambio. Una trade che di sicuro farà in modo che Boston nel giro di un paio di anni si possa alleggerire salarialmente parlando e che magari possa ritrovare il Gerald Wallace dei bei tempi assieme ai tanti giovani che si tenterà di lanciare, tra cui il neo arrivo Marshon Brooks.
Potenzialmente l'aver acquisito un pò di scelte è stata una mossa saggia (ricordiamo anche la scelta del 2015 dai Clippers nell'operazione Doc Rivers) e questo lascia presagire come si punti molto sul draft (soprattutto il prossimo con la loro potenziale alta scelta e quella dei Nets) ma la trade in fin dei conti la si deve vedere in ottica disfacimento ancor prima che ricostruzione. Difatti non è con i nuovi arrivi che si cercherà di rimettere insieme il team e sostanzialmente le scelte prese sono dilazionate nel tempo, quindi la volontà è di ripartire con qualche stagione non ai piani alti che però porti ad un salary più sgombro e alla speranza che almeno un paio dei tanti giovani con cui si giocherà in questi anni esplodano, garantendo la base su cui aggiungere i pezzi per una nuova dinastia. I già buonissimi Bradley e Green, il lungo Jared Sullinger, il neo draftato Olynyk, il buon Crawford, Marshon Brooks e il futuribile ma grezzo Melo (oltre alle scelte del prossimo draft) sono gli indiziati a spronare questo tipo di progetto.

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