Altre sono luminose perchè sono costantemente al centro di operazioni di mercato o di dichiarazioni che lasciano presagire ogni anno la concreta possibilità di cambiare casacca perchè non contenti della squadra o dell'ingaggio.
Esiste però anche una minuta categoria di cestisti che pur essendo il perno della loro squadra, negli ultimi tempi non sono mai al centro di attenzioni, mai un articolo che li riguardi o notizie di mercato così evidenti da farli risaltare in primo piano. E' per questo che è doveroso uscire dalla massa e dedicargli un post. Michael Redd, Gerald Wallace e Troy Murphy sono i giocatori che rispondono a questi requisiti e che allo stesso tempo sono fondamentali per il loro team.
MICHAEL REDD
E' il giocatore che più rispecchia le caratteristiche precedentemente citate. Il go-to-guy della squadra, un uomo capace di segnare 40 punti in una singola partita dei playoff, uno di quelli che nelle convocazioni per la nazionale statunitense c'è sempre. Tra i migliori cestisti capaci di eludere la zona ed attaccarla efficacemente grazie a quel suo tiro, soprattutto dal perimetro, micidiale. Possiede un discreto atletismo ed è anche un buon difensore sui giocatori perimetrali.
La sua serietà, la sua etica del lavoro, gli hanno permesso di superare il tetto dei 21 punti di media anche quest'anno ed ora a trent'anni dovrebbe decidere di cambiare aria per andare a giocarsi un titolo con una delle big. Già non è di per sè avvezzo a farsi notizia da solo, in più essere perno dei Bucks non lo aiuta certo ad emergere visto le ultime annate della squadra di Milwaukee. Uno dei suoi pochi difetti è l'uso eccessivo della mano sinistra quando una guardia dovrebbe saper variare più spesso l'uso di entrambe le mani.
GERALD WALLACE
Gerald Wallace è un grandissimo giocatore che è decisamente sottovalutato in merito alle sue abilità. E' una di quelle stelle che non solo è forte in attacco ma è anche un gran difensore sui pariruolo, ha un immenso atletismo e mette sul campo sempre il massimo impegno, specialmente a rimbalzo, qualità dove è tra i migliori per quanto riguarda gli esterni.
Il suo problema non è solo che gioca in una squadra perdente finora, ma anche il fatto che anche se può segnare una ventina di punti a sera, dato che tira attorno al 50%, non sempre nei momenti importanti si prende la squadra sulle spalle e la eleva a squadra vincente. Il fatto è che anche se è un grande giocatore non cambia il volto della franchighia come invece fanno altre stelle forse proprio perchè lui è uno di quei giocatori che possono essere la seconda stella di una squadra e in quel ruolo fare la differenza.
TROY MURPHY
Una macchina da doppie doppie, in grado di segnare oltre 14 punti a sera e prendere anche quasi 12 rimbalzi di media, un lungo polifunzionale, veloce, dotato di un eccellente tiro da oltre l'arco ed una discreta presenza difensiva, legge bene le situazioni ed è anche in grado di sfornare un buon numero di assist ( 2,4 di media ) che per il ruolo in cui occupa in campo, sono una cifra interessante. Il fatto di essere inserito in un contesto come Indiana fino ad ora lo ha oscurato per quanto riguarda la popolarità ma la franchigia dell'Indiana sta rinascendo e quindi se il team procederà bene saliranno nuovamente le sue quotazioni e forse i media cominceranno a cercarlo un po di più.
Non possiede un atletismo elevato ed è leggermente macchinoso nelle penetrazioni, oltre a possedere pochi movimenti spalle a canestro, tende a tirare invece che ad entrare nel traffico, ma quando entra riesce sempre a mettere in difficoltà le difese avversarie e compensa i suoi difetti con agonismo e determinazione e soprattutto quando sceglie il tiro spesso questo si risolve in punti.
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Bel servizio è una novità
RispondiEliminaSono WunderDirk41 di Yahoo!Answer
Grazie ci si vede su yahoo, ciao.
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