Alla fine "The Big Aristotele" ha messo la parola fine al suo status di free agent. Dopo aver praticamente confessato in un'intervista la propria volontà di indossare i colori bianco-verdi nella prossima stagione (quelli della franchigia bostoniana), l'offerta è arrivata e Shaq ha deciso di iscrivire il proprio nome anche nella storia di questo team.
Una scelta non certamente motivata dai soldi, visto che percepirà il minimo salariale per un veterano (il massimo che Boston aveva da offrire), ma dettata dalla voglia di poter vincere ancora e di poterlo fare con un ruolo primario e non da gregario. Difatti l'accordo stipulato con "The Diesel" porta alla franchia del Massachussets il centro di peso che partirà in quintetto al posto dell'infortunato Perkins, che potrebbe stare fuori fino all'anno prossimo per l'infortunio patito durante i playoff che ha interessato i legamenti del ginocchio.
Per almeno le prossime due stagioni, Shaq e Garnett non saranno avversari (foto a destra)
Shaq ha rinunciato alle vagonate di soldi che avrebbe percepito nel Vecchio Continente, visto che in molti negli ambienti manageriali delle squadre europee solo sentendo il suo nome avevano già strabuzzato gli occhi, pensando non solo di poter aggiungere un centro come lui nel proprio roster, ma immaginando anche il guadagno in termini di sponsor, tifosi e merchandising che la semplice firma del centro avrebbe creato.
Ma niente, "The Big Catctus" rimane nell'ambiente dove era giusto rimanesse, nelle arene NBA, a cercare per un altro anno di convincere anche i più scettici che lui non è un giocatore di complemento, ma un protagonista sul parquet, che mantiene ancora alto il suo rendimento in termini soprattutto di percentuale dal campo, di aggressività e di presenza intimidatoria sia offensiva che difensiva.
In una squadra dall'età media molto alta, quello che conta è provare a rivincere nell'immediato, pensando di stagione in stagione e non facendo progetti per il futuro. Quindi la sua aggiunta è di facile lettura, rinfoltire semplicemente il roster non badando all'età, per dare così la possibilità a Doc Rivers di poter provare soluzioni diverse, visto che con Shaquille, il pacco lunghi vanta la bellezza di 5 giocatori di alto livello: Kevin Garnett, Jermaine e appunto Shaquille O'Neal, "Big Baby" Glen Davis e Kendrick Perkins (che però come detto prima sarà fuori per lungo tempo).
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