E' praticamente finita la fatidica estate 2010, quella in cui le chiacchere erano ogni giorno diverse, quella dei grandi nomi, quella delle grandi aspettative, insomma quella destinata a cambiare almeno i prossimi 5-6 anni di equilibri NBA.
Ma come sempre se qualcuno vince, qualcun altro perde. E' per questo che finita un'estate se ne fa un'altra, cioè finite certe speranze ne tornano delle nuove, quelle rivolte al Luglio 2011.
Non ci sarà più LeBron James a capeggiare le fila dei free agents, ma ora l'ago della bilancia passerà a Carmelo Anthony. Anthony, quell'unica delle grandi star della classe 2003, a decidere di non far scadere il suo contratto quest'anno, bensì quello seguente.
Neppure il tempo di riprendersi da questo walzer di cambi di casacca, che già si è scatenata un'asta sul 15 dei Nuggets. Fino a poco tempo addietro New York era la sola formazione a cui era stato accostato il nome di Melo più e più volte, in conseguenza delle voci che davano lo "sconfitto " Donnie Walsh pronto a creare la risposta ai big three di Miami. L'idea era Chris Paul, Carmelo Anthony e Amar'e Stoudemire (con magari Gallinari, anche se difficile credere che poteva essere illeso se si voleva arrivare a quei due).
Poi è arrivata la recente trade a quattro e tutte quelle grandi speranze si sono ridotte in un cumulo di macerie. Darren Collison è andato via dagli Hornets e ciò significa una sola cosa, New Orleans non ha dubbi sul playmaker e sul giocatore su cui ricostruire: Chris Paul. Questo significa che il "dualismo" con Collison è finito e che il futuro gli ha destinato ancora asilo nella patria del Jazz (che non è Utah).
E poi la trade ha portato anche ai Nets, Troy Murphy. Di per sè ricollegare Murphy ai Nuggets, a Carmelo Anthony, è difficile, ben più semplice è se si pensa che il contratto di Troy scadrà alla fine di quest'annata sportiva e che circa $11 milioni saranno espirati dal salary. Se a questo aggiungiamo i soldi rimasti alla (ormai per poco) franchigia del New Jersey, fanno circa $20 milioni di spazio salariale sotto il tetto massimo. Un'enormita che va spesa per firmare una stella e sicuramente non si sono lasciati sfuggire che Carmelo sarà sulla piazza.
Chauncey Billups è fiducioso della permanenza a Denver di Melo, ma forse speranzoso, perchè le sirene di New York attirano, ma anche essere la ciliegina su una torta composta da Harris, Favors, Lopez e tanti bei giovani attira molto.
Ma come per James e compagni l'anno scorso, siamo solo agli inizi e come abbiamo visto il futuro può essere davvero inaspettato rispetto ai scenari iniziali previsti dai media (vero LeBron?).
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