Che questa estate del 2010 sarebbe stata molto movimentata, era una cosa scontata fin da alcuni anni, ma che ci fossero così tante trattative, così tanti cambiamenti, poteva essere pronosticabile ma mai una certezza asssoluta. Da quando si sono accasati i grandi nomi, con il passare dei giorni si è potuto assistere ad un continuo vociferare di trade con giocatori di livello sul piatto delle trattative.
Quello più in voga era quello di Chris Paul, visto come il più gettonato a partire per approdare ai Knicks. Ma dapprima le dichiarazioni d'amore dirette alla franchigia, poi la ferrea decisione di trattenere l'eccellente play ex Wake Forest ed in ultimo le scarse contropartite proposte da New York, hanno fatto si che si materializzassero altre trade per cambiare qualcosa in una franchigia che ogni annno cerca il bandolo della matassa per uscire dal livello medio-alto e sostare solo su quello alto.
La franchigia di New Orleans infatti si è mossa velocemente su due fronti cambiando così alcuni pezzi dello scacchiere e sperando di trovare in questo modo il punto focale ed il ritocco giusto che regali il salto di qualità.
Difatti in uno spettacolare scambio a quattro franchigie sono arrivati cambi a raffica, con nomi di lusso e non di complemento. New Orleans appunto, poi Houston Rockets, New Jersey Nets e gli Indiana Pacers sono i protagonisti della vicenda.
La trattativa in sunto prevede questo: Nell'Indiana arrivano Darren Collison e James Posey, Courtney Lee va a rafforzare Houston che però si priva di Trevor Ariza che parte alla volta di New Orleans, ed infine i Nets acquisiscono nientemeno che il perennemente sottovalutato Troy Murphy.
Ma come si diceva prima gli Hornets hanno lavorato anche su un altro scambio, portando tra le loro fila Marco Belinelli in cambio di Julian Wright, che vola a Toronto.
Analizzando queste mosse, si notano subito alcune cose: è vero che i Pacers perdono Murphy, ma così facendo riescono finalmente a tappare la falla del proprio roster, aggiudicandosi uno dei migliori panchinari quale è James Posey, e soprattutto il talento tutto da coltivare di un Darren Collison che più volte durante l'anno ha fatto strabuzzare gli occhi di molti appassionati. Con Collison in regia, i Pacers probabimente hanno in mano un giocatore che quest'anno può crescere molto anche perchè senza il peso di dover condurre una squadra con ambizioni e senza il peso di essere continuamente sotto esame fino al rientro del titolare inamovibile. Ora bisognerà vedere però come Indiana si sistemerà nel pitturato senza uno come Troy.
Houston sicuramente è quella che ci ha rimesso rispetto alle altre, perchè si priva di un'ala piccola che bene si stava inserendo nel sistema di coach Adelman, per prendere un giocatore si talentuoso, ma che non si inserirà nel quintetto, ma chiuderà il cerchio di esterni partendo dalla panchina.
Ariza invece è l'ala piccola giusta per Paul e compagni, che assistevano inermi al calo di Peja Stojakovic e che quindi avevano bisogno urgente di un giocatore che potesse relegarlo a minori minutaggi per farlo rendere ancora ad alti livelli. Certo New Orleans ha perso senza dubbio un ottimo tassello del puzzle come Collison, ma era dubbia la convivenza con CP3 e quindi si è scelto di non rischiare. Subito comunque per recuperare il play/guard mancante uscente dalla panchina, si è scelto di puntare su Belinelli che dal canto suo non poteva trovare miglior sistemazione perchè diverrà il primo ricambio di ambedue le guardie titolari, assicurandosi così un sicuro elevato minutaggio che potrebbe tranquillamente assestarsi a circa 20 minuti d'impiego a sera. Non male per l'italiano che ha la chance per esprimersi ed è chiamato ad usufruirne perchè questa volta è davvero ghiotta.
Secondo voci esterne al team è stato Beli ad insistere perchè la trade fosse portata a compimento dipo che la franchigia canadese aveva espresso il desiderio di voler dare molti minuti a DeRozan e a Sonny Weems per sperare in una loro esplosione.
In ultimo, i Nets hanno completato il pacchetto lunghi con un acquisto di stile che permetterà a Favors di crescere con calma senza il peso dei gradi da titolare, in un team che ha voglia di rivalsa e lo aspetta come fosse la torta nel giorno del compleanno. E' vero si sono privati della loro futuribile guardia titolare, ma questo perchè consci di poter puntare su un Terrence Williams più maturo cestisticamente parlando e sul neo arrivato Anthony Morrow su cui si punta veramente molto.
Fatto sta che questi movimenti non saranno certo di secondo piano e sarà interessante assistere alle varie evoluzioni che i giocatori avranno nel prossimo campionato.
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