A pensarci a volte sembra paraddossale come il semplice passare del tempo trasformi un dominatore di aree come pochi se ne sono visti da quando la pallacanestro ha avuto origine, in un giocatore senza contratto che anche se può ancora dare il suo in campo, ha poche squadre disposte ad investire su di lui con un contratto che non valga la semplice mediocrità.
Tutti i giocatori prima o poi subiscono la propria parabola discendente, chi prima chi poi, ma Shaq ha ancora da dare e sa di non volersi accontentare a strappare un qualche contratto qualsiasi, ma vuole poter firmare ancora con qualcuno che gli garantisca tanti minuti e ruolo da protagonista.
Le sue richieste faticano ad essere accontentate ed ecco che come arpie che si gettano sulla preda, i giornalisti imperversano con notizie disparate sul suo futuro, e non tutte hanno riscontro nella realtà.
Da alcune fonti è addirittura trapelata la notizia che il centro dalla lingua tagliente abbia sondato il mercato europeo per vedere se c'è un qualche top team disposto ad eleggerlo proprio re e a rendergli un nuovo contrattone, magari superiore anche agli agognati milioni della mid level exception di quest'anno.Forse saranno solo voci, ma ad alimentarle non sono solo giornalisti e tifosi del vecchio continente speranzosi, ma anche il continuo avvicendarsi di franchigie che, dapprima si interessano al centro, e poi ne abbandonano la pista chi con una motivazione chi con un'altra.
Le sirene degli Hawks sono scomparse, così come quelle dei Mavs, che sembravano accreditatissimi ad ingaggiare "Big Cactus" dopo che l'uomo franchigia Dirk Nowitzki aveva già dato il suo ok ad una trattativa che avrebbe gradito e non poco. Poi lentamente altre ipotesi come quella di Miami e quella degli Spurs sono scemate, quest'ultima che non era certo da scartarte vista la continua penuria a San Antonio di qualche buon centro (in attesa di vedere se la crescita di Blair regalerà al roster un titolare o solo un ottimo comprimario).
Ma anche da quel fronte niente, con i vertici di quelli del Texas poco fiduciosi del comportamento a volte sopra le righe del giocatore, che potrebbe minare il perfetto equilibrio nello spogliatoio.
E quindi ora dove andare? La destinazione primaria rimane sicuramente Cleveland ma anche un'altra freschissima notizia apre nuovi scenari sulla nuova destinazione per O'Neal. Sembra infatti che ieri The Diesel abbia espresso il desiderio di poter chiudere le ultime due stagioni prima del suo ritiro, in maglia Celtics, magari approfittando della prolungata assenza di Perkins per infortunio, al fine di aggiudicarsi il ruolo da titolare in una formazione che può lottare per i traguardi che contano.
Non sarà più quello di una volta, ma Shaquille O'Neal è uno di quelli che quando conta sa bene cosa significa lottare e farsi trovare pronto, non dominerà più come prima, ma Shaq ha sempre le carte in regola per recitare qualche ruolo di spicco e non certo finire a fare il figurante.
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