Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 3 dicembre 2010

MIAMI HEAT - CLEVELAND CAVALIERS

La tanto chiaccherata notte del gran ritorno del re a Cleveland si è consumata
Il tanto atteso "odio" contro LeBron da parte dei fan si è manifestato, cartelloni eloquenti ed insulti a parole hanno campeggiato l'Arena ogni qualvolta la palla toccasse la mano di LeBron, ma il tutto si è fermato lì, per fortuna. 

A fare più notizia era l'espressione del grande atteso, visibilmente emozionato e decisamente coinvolto emotivamente anche sul campo, quando metteva palla a terra ed affrontava i suoi ex compagni.

(Foto sports.yahoo.com)

Non una partita come tutte le altre per lui e questo lo si capisce fin troppo bene dalla prestazione che ha voluto fornire dall'inizio alla fine.

Già perchè in mezzo a tutto il marasma ci si aspettava sempre una partita. Ma chi la attendeva combattuta ed accesa da parte dei Cavs, dettata dall'orgoglio e dalla voglia di rivalsa dopo la "Decision" di LeBron, è stato ampiamente deluso. Più volte si era ripetuto che quella sera ci sarebbe stata anche una gara e non solo una corsa a chi "rumoreggiava" di più contro il prescelto, ma così in realtà non è stato.

(Foto sports.yahoo.com)
  
James conosceva troppo bene i suoi avversari, i loro punti di forza le loro debolezze, questo vale anche per il contrario certo, ma nessuno dall'altra parte sa fermarlo lo stesso.
E così il numero 6 degli Heat si è sbarazzato dei Cavs in meno di 24 minuti di gioco, guidando i suoi a più di venti punti di distacco quando si era soltanto all'intervallo. Partita chiusa. Anzi no, perchè l'ex St Vincent-St Mary fa ancora meglio nel terzo periodo dove il divario aumenta e dove, passata l'emozione, James cresce ed inanella 24 punti da solo. Curiosamente mette a referto la sua miglior gara con la maglia degli Heat addosso, 38 punti 8 assist e 5 rimbalzi, facendo passare inosservata la quasi tripla doppia di Wade.

Ancora una volta il migliore alla Quikens Loans Arena. Eppure sembra passata un'altra vita da quando LeBron in quell'arena risultava sempre l'MVP dei suoi e spesso della gara. E stanotte, anche se ormai quel posto non lo vede più per 41 gare stagionali ed anche se ormai non è più la sua "casa", non si è smentito.

Poco importano allora le parole di facciata "Siamo venuti qui con un obiettivo e che era quello di vincere una partita di basket, e lo abbiamo fatto. Questo è stata la nostra gara più completa della stagione, dall'inizio alla fine." Probabile che sia così.

Chissà però se James non ha avuto neanche un pentimento stanotte, per la scelta che ha fatto...
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3 commenti:

  1. Anonimo3.12.10

    Secondo me con coach Scott e qualche eventuale rinforzo avrebbe vinto il titolo a Cleveland quest' anno, ma Miami è stata un' ottima scelta

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  2. Anonimo3.12.10

    bell'articolo, e grazie per la risposta!
    tra parentesi, vorrei farvi i complimenti per il tono distaccato : leggo un po' di blog sul basket qui e là
    , ma quando si parla di james gli scritti sono troppo spesso forzati da pregiudizi davvero palesi. dal vostro, invece, si fa fatica a capire quale sia l'opinione che avete su lebron..

    ciao,
    gabriél fc

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  3. Grazie per i complimenti.
    Ciao Gabriel fc.

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