In molti a Luglio, dopo l'arrivo di Stoudemire in quel di New York, si cominciarono a porre delle domande, ovviamente non sulla qualità del giocatore, quella è indiscutibile e nessuno può confutarla, ma su altre ragioni. In molti si chiedevano se l'ex Suns potesse davvero far fare il salto di qualità alla squadra, se i Knicks fossero cambiati così tanto sostituendo in sostanza l'idolo e lottatore David Lee con lui e se il contratto da 100 milioni fatto firmare al giocatore sia stato veramente una mossa azzeccata. Ma finalmente a tutte queste domande una risposta è stata data. Si. Questa è l'unica risposta che può essere attribuita a tutte e tre le domande. E' vero una cosa che si può aggiungere è che Lee era comunque eccellente, ma guardando Stat si vede una stella trascinatrice, guardando Lee, si vede un giocatore eccellente ma non principale referente di un team che vuole cominciare a vincere.
A luglio ci si chiedeva anche se Amar'e, sarebbe riuscito a ripetere le sue magistrali esecuzioni di pick n' roll senza quel genio sfornatore di passaggi proibiti che è Steve Nash, e la risposta è stata nuovamente si, perchè l'ala/centro sta trovando nell'altro grande acquisto estivo di New York (Felton ovviamente), il partner ideale per eseguire tutti i tagli ed i blocchi con giro verso il canestro che tanto contraddistinguono il suo stile di gioco.
Con queste prerogative ed in aggiunta grazie alla guida di un sapiente Mike D'Antoni, Stoudemire sta facendo tutto quello che gli è stato richiesto, se non forse di più. Si è eletto leader della squadra, uomo simbolo della franchigia, go-to-guy anche e soprattutto nei minuti che contano, tutto questo continuando ad incidere come presenza costante in area, sia a rimbalzo sia come rimorchio, sia come concretizzatore di tutto quello che passa sotto canestro.
Con Amar'e in campo, è tornata anche a farsi sentire più forte la mentalità vincente, considerando soprattutto che per stessa ammissione del giocatore, non riusciva più a sopportare di perdere, visto e considerato che è uno abituato a vincere non essendo mai andato sotto il 50% di vittorie sin dal suo primo anno nella Lega. Non è proprio la stessa cosa nei playoff, ma questo trend potrebbe cambiare presto se arrivasse anche Carmelo nella Big Apple...
Ma rimanendo sempre al presente, il record di 16W-10L è in gran parte merito suo e delle sue 9 partite da oltre 30 punti, roba che nella città più popolosa d'America non si è mai vista. Così come è rarissimo vedere un giocatore che tira con il 54% dal campo e il 55,6% da tre (da oltre l'arco, poco ma molto bene) avvicinandosi poi all'80% dalla lunetta e tutto questo essendo anche il secondo miglior assistman del team (2,4 palle smarcanti; magari questo più che un suo pregio è un gran difetto generale dei Knicks).
In un'annata così incerta riguardo all'assegnazione del premio di miglior giocatore dell'anno, non sarebbe da stupirsi se a Maggio si vedrà il suo volto accanto al trofeo di MVP, cosa che è prematura da dire adesso, ma oggettivamente giustissima. Anche LeBron il possessore degli ultimi due trofei in questione, la pensa così: "E' uno dei migliori giocatori della Lega, e probabilmente, per il modo in cui sta giocando, l'MVP dell'NBA".
Forse si può togliere il probabilmente...
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