Le gare di pre-season, le amichevoli per intenderci, è risaputo, non devono e non possono essere dei parametri pienamente indicativi.
Però è sempre un evento quando il basket americano incontra quello del vecchio continente e lo è ancora di più quando ne fuoriesce una partita accesa negli animi e che vede un'europea battere i "più forti del mondo" attualmente.
E' successo questa notte, quando il Barcellona ha regalato una W ai suoi tifosi accorsi a vedere la loro squadra affrontare i blasonati Lakers. E' giusto sottolineare che in Spagna il campionato è già iniziato e che la forma dei giocatori è già da torneo, mentre in California si è all'inizio della preparazione ed in fase di rodaggio, quindi giocatori e rotazioni ancora da definire, dati i nuovi innesti. Ma spesso tutto questo non basta comunque a scalfire le corazzate NBA e perciò l'avvenimento meritava un suo spazio.
Ma la pre-stagione non è solo Los Angeles e Barcellona, anzi. In questi pochi giorni si sono potute notare diverse cose interessanti, che ovviamente andranno verificate a partire dal 26 Ottobre in poi.
Ma in cinque giorni, di novità se ne sono viste parecchie, come la nuova Minnesota parsa già in buona forma e con un Beasley voglioso di crescere già da quest'anno. Una discreta squadra, farcita di tanti buoni giovani che solo il tempo saprà battezzarli future stelle o mere comparse.
Inoltre si sono riviste sul parquet anche le facce di Blake Griffin e John Wall. E con piacevole sorpresa è già partita la corsa a due per il rookie of the year 2010 (Cousins e Turner permettendo), con Wall a mostrare come la convivenza con Arenas può esserci (forse) e con Griffin a mettere a referto un bel 18 punti e 13 rimbalzi nella sua seconda gara amichevole del 2010.
All'opera anche i nuovi e tanto parlati, Miami Heat, che hanno fatto assaggiare al pubblico solo tre minuti e spiccioli del trio delle meraviglie di South Beach, causa un problema per Wade, comunque rimediabile entro l'inizio della stagione. Così come non si è avuta l'opportunità di ammirare C-Booz formato Bulls, ma almeno Korver si è messo in mostra con un repertorio non esclusivamente fatto di tiri dal perimetro.
Quello che però si è potuto ammirare è che a New York si sta imboccando la via giusta ed ora tutto sta nel non sbagliare la prossima/le prossime una o due mosse da fare.
Strada giusta anche quella intrapresa da Wesley Matthews, che a Portland sta trovando una dimensione anche come interessante scorer, seppur era risaputo per le sue capacità difensive.
Altra grana per Fernandez, che però, almeno fino ad ora, sembra avere il minutaggio che richiede.
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