Si è conclusa da poche ore la gara di pre-season tra i New York Knicks e l'Armani Jeans Milano.
Una serata di emozioni, la sera di un presente che riabbraccia il passato, la sera di un Gallinari che affronta la squadra con cui ha cominciato ad imparare a divenire grande, la sera di coach D'Antoni che ritorna nella sua città dove ha trascorso circa 20 anni della sua carriera tra campo e direzione dalla panchina.
Ma è stata anche la gara di Stoudemire, la prima in maglia Knicks, insomma i primi minuti ed i primi punti dell'uomo da $100 milioni di dollari.
Ed è proprio l'ex Suns ad aprire le danze, con un'inchiodata, tanto per esaltare ancora di più il pubblico presente. Ma non prima di sentire un emozionato Gallinari ringraziare Milano ed i suoi tifosi per i due anni passati insieme.
Un emozione che non può diminuire prima delle palla a due e poco importa dunque che l'italiano sbaglia le sue prime due conclusioni, tanto c'è il nuovo lungo di New York a spadroneggiare. Infatti è proprio Amar'e a guidare i suoi ad inizio gara dimostrando come non abbia bisogni di tempo per entrare nel gioco Knicks (forse centrerà il fatto che coach Mike ha trascorso un pò di anni nei Suns?), giusto il tempo per far riscaldare il vero protagonista della serata, Gallinari. In quel momento Danilo inizia ad entrare in partita piazzando nove punti nel solo primo quarto.
L'Armani comunque risponde bene e Mancio si permette di segnare in faccia ad Amar'e col suo usuale movimento partendo dal post.
La partita è equilibrata, complice il fatto che New York è ancora un cantiere aperto e lo si nota dalle molteplici palle perse dei suoi e da alcuni attacchi meccanici. Ma qualcosa già si vede, come i buoni pick and roll tra Felton e Stoud ed continui passaggi volti a smarcare il perimetrale libero. Da qui si nota l'importanza del gallo nel sistema, si nota come sia già divenuto la seconda punta della squadra, data la molteplicità delle volte con cui Felton lo cerca. Danilo non delude, chiuderà con 5/11 da oltre l'arco.
L'Armani comunque resta in partita anche nella seconda e all'inizio della terza frazione di gioco, merito soprattutto di un buon Pecherov (si parla di squadre NBA e chi si rivede) che è chirurgico oltre la linea dei tre punti, ma che non smentisce la sua fama di buco bianco (risposta al buco nero, cioè un giocatore che attrae a sè la palla e non la si rivede se non quando arriva nei pressi del ferro). Ma in queste due frazioni c'è anche ed ancora tanto di Amar'e e Danilo. Soprattutto Amar'e continua a macinare punti ed a dominare sotto le plance, tanto che Mancinelli ad un certo punto si gira verso la panchina e sembra dire "Ma Stoudemire che roba è ? ", ovviamente riferendosi alla sua potenza fisica.
Da qui in poi però la città che non dorme mai prende il largo ed inizia il garbage time, ma è una festa e i Knick approfittano del margine per dare spettacolo, come l'inchiodata di Anthony Randolph dopo un bel passaggio di Douglas, ottenuto con l'ausilio del tabellone. Consci del largo vantaggio ottenuto il team della Grande Mela tira un pò le redini, facendo tornare sotto la formazione di casa. Fatto che fa andare D'Antoni su tutte le furie, ma ci pensano due triple di Gallinari a ricacciare indietro Milano ed a spronare il team, mettendo i titoli di coda al match.
Finisce 125 a 113 per gli ospiti americani, ma la vera vittoria l'abbiamo avuta noi tifosi del basket, per la bella gara che le due formazioni ci hanno fatto vivere.
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