Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 16 ottobre 2010

CHE NEW ORLEANS SIA LA VOLTA BUONA PER BELI?

Arrivato con le credenziali della prima riserva delle guardie, divenuto ben presto possibile contendente al posto da titolare di Marcus Thornton, ora dopo le prime uscite di preseason per Marco le chiavi del quintetto sono state già fabbricate e non resta che coach Monty Williams gliele consegni i Primi giorni dela stagione regolare.

Si, perchè il Beli sta stupendo i compagni e lo staff, per la sua più che buona gestione della palla, per le sue scelte offensive magari a volte azzardate ma che lasciano sempre linee di passaggio libere, per la sua mobilità laterale che ne fa di lui un miglior difensore rispetto al compagno-rivale di reparto con cui ancora battaglia per minuti e ruolo. Da queste prime partite non si direbbe, se non altro perchè Thornton sta giocando veramente poco rispetto al pronosticato, ma questo non deve lasciare ingannare perchè Marcus ha già dato prova l'anno passato di poter dare il suo sul parquet.

(Foto sports.yahoo.com)

Ma come detto Beli ha cominciato a raccogliere fiducia nello spogliatoio e se la coppia Paul-Ariza crede in lui, tanto da elogiarne pubblicamente le qualità, allora una ragione in più per credere nei gradi del titolare c'è.
“Marco ha molto talento. Tutto quello di cui aveva bisogno era la possibilità di arrivare in un posto dove dimostrare quello che sa fare”. Questo l'attestato di stima del neo arrivato in casa Hornets Trevor Ariza. Ma prima ancora furono le parole del leader Chris Paul a conferire importanza e visibilità maggiore al cestista di San Giovanni in Persiceto: "Mi ha davvero impressionato. E' un tiratore incredibile. Io gli ho detto che se si fosse mosso nella maniera giusta l'avrei sempre cercato per passargli la palla e farlo tirare.

Sto iniziando a fidarmi di lui come facevo con Peja (Stojakovic,ndr). Sa giocare e ci sarà di grande aiuto."

Due frasi che sono l'emblema della crescente reputazione e delle buone prove fornite dal giocatore italiano in questi giorni antecedenti all'inizio del campionato NBA.
Ma aldilà delle parole, sono le cifre che parlano e soprattutto la buona padronanza delle letture offensive che fanno variare le situazioni di gioco e l'apertura del campo grazie al suo tiro da fuori. Le statistiche della partita di stanotte lo incoronano miglior realizzatore della franchigia della Lousiana con 16 punti (anche se con una percentuale al tiro poco edificante 35,7%) a cui vanno aggiunti 4 assist e 2 palle recuperate. Nella gara con Miami poi, è stato ancora una volta il top scorer dei suoi, grazie ai 19 punti rifilati a quelli di South Beach, score accompagnato sempre da 4 assist e da uno splendido 3/4 da tre. Ovviamente c'è anche la gara abominevole degli Hornets contro i Magic, ma quella è considerabile un episodio particolare e fine a se stesso perchè tutto il team si è comportato male a parte l'exploit di 20 punti di Peja Stojakovic. Infine un'altra buona gara la fece la settimana scorsa con i 13 punti messi a referto nella sconfitta contro i Grizzlies con i "soliti" 4 assist e un eccellente 3/4 da oltre l'arco.

Ma quello che più si evince è che Beli deve avere una continuità di minutaggio per dare il meglio altrimenti si cadrebbe nell'incostanza e i suoi pochi tiri scriteriati (che però sono una costante), potrebbero diventare forzature con conseguenze non idilliache. Quello visto finora comunque è molto buono, soprattutto parliamo della visione di gioco e della sua vena realizzativa e delle aperture sui tiratori, dopo una pentrazione che ha scomposto le rotazioni della difesa avversaria. Forse si dovrebbero evitare proprio le scelte di tiro funamboliche ma il suo gioco è fatto anche di quelle, e quindi meglio non tappare le ali a chi di invenzioni vive e fa divertire.
Certo si parla sempre di preseason, il più difficile arriva adesso...
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