Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 10 settembre 2010

A NEW ORLEANS ARRIVA SHAKUR, UN BENE O UN MALE PER BELINELLI?

In casa Hornets è arrivato un nuovo elemento, una guardia per completare il pacco "piccoli" prima dell'inizio della stagione. Si parla di Mustafa Shakur. I seguaci del basket europeo probabilmente lo conoscono bene per via dei suoi trascorsi in Grecia, Spagna e Polonia per poi passare alla D-League con i 66ers. Shakur nella lega di sviluppo si è comportato discretamente 19,2 punti, 6,9 assist e 4,5 rimbalzi, anche se si parla sempre di una "serie" inferiore rispetto alla NBA e quindi le cifre non devono fuorviare più di tanto.

L'acquisto in sè non è di notevole rilevanza, il giocatore deve ancora dimostrare tutto, ma indirettamente fornisce un'importante chiave di lettura, la possibilità per Belinelli di giocarsi bene l'ultimo treno per la NBA. Perchè molto meglio per Beli giocarsela con una scommessa rispetto a contendersi spazio con un veterano. Marco è nell'anno della scadenza del contratto, all'ultima possibilità per fare bene e trascorrere quindi altri anni in America, altrimenti, se le cose non dovessero andare come auspicato, molto probabilmente lo aspetta il ritorno in Europa, seppur in una grande squadra.

New Orleans con questo colpo ha dimostrato di voler puntare sulle scommesse come lo sono Shakur, Belinelli e Thornton e come tali se la giocheranno tutti alla pari.
  
E' naturale che al momento il favorito a partire titolare sarà Thornton, ma come ha detto recentemente coach Monty Williams anche Marco ha le sue chance per trovare posto in quintetto giocandosela con Marcus (Thornton) data la considerazione alta che il presidente Dell Demps ha su di lui, che lo vede perfetto ad aprire il campo e permettere a Paul di scorazzare nel pitturato. Se così non avvenisse però, ecco pronta quella seconda possibilità, quell'ultima spiaggia dove approdare, cioè giocarsi minuti e gerarchie con Mustafa.

L'ex 66ers è tutto da scoprire, non si sa bene come potrà adattarsi ai piani alti e se reggerà il gioco NBA; una cosa è certa, se Marco finisse in fondo alle rotazioni anche ora, allora la situazione "proseguimento nella NBA" sarebbe molto difficile. Ma il ragazzo di San Giovanni in Persiceto se merita veramente la NBA (le qualità ci sono anche se da affinare) non dovrebbe avere difficoltà a trovare considerazione e minuti rispetto ad un' incognita per l'NBA come Shakur, ed allora potrà mostrare il talento che possiede e limitare quelle forzature dovute più che altro al cercare di fare molto nel poco tempo concessogli fino ad ora.

Gli si potrebbero prospettare tanti minuti da guardia ed una manciata di minuti al posto di Paul, con il gioco delle "api" a favorirlo, perchè si punta molto sui tiratori in modo da liberare l'area dai difensori così da far godere di maggiore libertà i lunghi. Certo che se poi l'ex Arizona facesse meglio del Beli, allora...

Ben più difficile è immaginare la soluzione tattica con Ariza guardia e Stojakovic ala piccola (mossa più giusta da fare in pochi minuti per alzare il quintetto se serve), perchè il serbo non può più garantire sostanza in tanti minuti, ma può sicuramente dire la sua in tempi più esigui; non è da escludere la recondita possibilità che trovi altra sistemazione, dato il suo ultimo anno di contratto da ben $14 milioni. Sempre che poi in cambio non arrivi un'altra guardia...

Insomma questa volta non ci si può fermare al coach (Don Nelson), o all'adattamento (un anno solo a Toronto), bisogna cogliere l'opportunità, perchè a New Orleans se le cose restano così, si può tranquillamente trovare quei minuti per mostrare di valere la NBA o no.
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