Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

venerdì 29 aprile 2011

GLI HAWKS ELIMINANO I MAGIC, ANCHE LAKERS E MAVERICKS CHIUDONO LA SERIE

La regular season, è vero, sancisce le forze in campo, regala la possibilità di avere un quadro completo su chi sia il migliore non solo sulla carta e a parole, ma spesso guardandola generalizzata alla "classifica" finale, non si colgono alcuni aspetti importanti che nei playoff esplodono e volenti o nolenti saltano alla ribalta.
La stagione è pur sempre un monito, e le 3 vittorie di Atlanta sulle 4 partite disputate prima dell'accesso alla post season, sono passate inosservate ai più (considerando poi che l'unica vittoria Orlando è coincisa con il primo scontro diretto, poi sono arrivate le tre W consecutive targate Hawks).

E stanotte, la franchigia guidata da Larry Drew, ha chiuso la serie, con la quarta vittoria in 6 partite. Partita dura, molto combattuta, intensa e con le due squadre forti in difesa. Howard come al solito il suo lo ha fatto dominando le aree, ma la squadra come spesso accade non lo ha seguito, frutto di una difesa sul perimetro che chiudeva le possibilità di scarico il più delle volte e che costringeva il centro spesso a dover perdere la palla. Sostanzialmente il gioco dei Magic è smepre quello di far muovere le difese dando palla in post basso, ma se vengono chiuse le linee di passaggio e si raddoppia nel giusto momento, gran parte del gioco è bloccato.

Nell'altra metà campo, invece la circolazione di palla è come sempre stato il fattore determinante che non lasciava punti di riferimento difensivi, con Johnson poi in ottima forma, ed anche pronto a cedere un tiro alla sua portata in favore di un compagno meglio piazzato. Altra buona tecnica poco ma ben usata, che non ha limitato Howard, ma ha aiutato a rimbalzo, è stata quella di provare a tagliare fuori la stella dei Magic con un marcatore che facesse solo quello e spingere un altro/altri compagni a lottare per il rimbalzo. Mossa che si potrebbe osare farla più spesso, specie se hai uno come Johnson che da guardia sa andare a rimbalzo. Poi Zaza Pachulia ha fatto un "lavoro sporco" perfetto, evitando di prendere in faccia canestri facili e questo è servito in più occasioni anche per far innervosire gli avversari. Comunque i Magic hanno sempre dato dimostrazione di saper fare bene, ma si dovrà cambiare qualcosa anche nella gestione della gare specifiche, per poter fare strada la prossima volta.Chi ha rispettato i pronostici invece sono stati i Lakers, che hanno arginato gli Hornets ed hanno messo la parola fine alla propria serie con una prova di forza degna del loro blasone e dei campioni in carica. A trascinare i suoi, il solito animale da playoff, Kobe Bryant, perfettamente supportato da Andrew Bynum, uno che piano piano sta completando la sua crescita e che da qui all'anno prossimo è atteso a quel salto definitivo che si chiama costanza  altri miglioramenti con annessa esplosione del potenziale. Phil Jackson per prima cosa ha messo la museruola a Chris Paul limitandone le penetrazioni ed i tiri comodi anche dal palleggio. Poi se a rimbalzo ci vai con la convinzione con cui è andato Bynum prendendo 8 dei 14 rimbalzi offensivi, hai sempre un'arma in più per portarti a casa la W. I rimbalzi offensivi sono stati di sicuro quel qualcosa in più, perchè hanno creato la possibilità di avere molte chanche al secondo tentativo e i losangelini hanno fatto vedere che ne sanno approfittare segnando 21 punti al secondo tentativo contro i 4 degli Hornets. Questo aspetto era forse il primo che coach Williams doveva curare, prima della gara, visto che già in gara 5 i lunghi avversari e non solo avevano dimostrato di poter regalare tante seconde chance alla squadra.

Una nota lieta personale però Paul la ha: è l'unico giocatore della storia ad avere una media di almeno 20 punti e 10 assist nei playoff.
Lunedì i Lakers affonteranno i Mavericks.

Si  perchè stanotte è andata in scena l'ultimo atto della serie Dallas-Portland con i Mavs cha hanno abbassato il sipario, vincendo gara 6 e passando il turno. I Blazers non hanno mai mollato se non proprio nel finale quando vedevano irrangiungibile la compagine del Texas, ma hanno dimostrato di esserci e di potersi ripresentare l'anno prossimo, salvo la solita sfortuna degli infortuni, per puntare a qualcosa di più del passaggio del primo turno. A far fronte ad un Gerald Wallace da 32 punti e 12 rimbalzi, ci ha pensato il solito Dirk Nowitzki, che ha risposto sempre presente ed ha portato a casa 33 punti con 11 rimbalzi. Ma un importante fattore è stato il fenomenale sesto uomo che Carlisle può gettare in campo, ovvero l'immancabile Jason Terry che coi suoi 22 punti ha spesso spinto i suoi verso il traguardo. Fondamentale il suo apporto offensivo vista la pochezza degli altri in fase offensiva. Principale neo dei Blazers è stata la scarsa precisione al tiro da fuori che non è mai entrato con regolarità ed ha eliminato questa arma decisiva. 

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1 commento:

  1. Who really expected the Magic win this game on the road? The Hawks have avenged their playoff sweep at the hands of the Orlando Magic in 2010. They became the 9th team in the last 30 years win a series against the team who swept them in the playoffs the previous season

    http://theresastatforthat.blogspot.com/2011/04/sweep-revenge-how-teams-bounce-back.html

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