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giovedì 28 aprile 2011

GLI HEAT ED I THUNDER CHIUDONO LA SERIE, GLI SPURS LA RIAPRONO

Poteva finire stanotte, in casa, il percorso degli Spurs. Lecito attendersi una prova d'orgoglio da un team che contro ogni pronostico era sotto di due gare, ma chi si attendeva una prova schiacciasassi ha invece guardato una gara tiratissima.

I Grizzlies sono venuti a fare la loro gara, a distinguersi ancora una volta. E' servito un giocatore da 11 minuti in questa gara, Gary Neal, a trasformare gli incubi degli speroni in speranze. Una sua tripla, l'unica di oggi, ha permesso il supplementare e la conseguente vittoria degli Spurs che porta in 3-2 la serie. Una W che comunque passa per le mani di Ginobili, fenomenale per tutto l'incontro, capace di rispondere colpo su colpo a quella macchina avversaria, che è Randolph. Sarebbe stato anche decisivo se solo avesse avuto un numero in meno di scarpa. infatti una sua "presunta" tripla, effettuata in condizioni precarie avrebbe permesso ben prima il pareggio senza aspettare il tiro di non ritorno di Neal. Presunta però, perchè il replay ha mostrato come l'argentino abbia toccato la linea del tiro da tre al momento del salto. Poco importante comunque, ora gli Spurs sono di nuovo in gioco e Memphis deve chiudere la serie nella prossima gara, altrimenti sarà difficile farlo in gara 7 nel Texas...

Chi invece la serie l'ha chiusa sono gli Heat. Ora anche loro potranno concentrarsi e prepare la sfida con i Celtics, come i bianco-verdi già stanno facendo. Ai punti ed alle giocate di Iguodala, Brand e Holiday sono mancati gli apporti essenziali di Louis Williams e Turner, due degli uomini dlla svolta 76ers in gara 4. Alla fine hanno solo pagato il non riuscire nuovamente ad infilare la retina, come accaduto nella gara vinta. Se poi ai soliti big three di Miami, si aggiunge un Chalmers decisamente ispirato sul perimetro, 6 triple a referto, le cose si complicano ulteriormente.
Ora sarà interessante capire come Boston e Miami decideranno di affrontare la gara.

Finisce Oklahoma-Denver, sicuramente una serie che si prospettava, alla vigilia, ben più combattuta di un 4-1. In realtà lo è anche stata, ma al termine della gara il tabellone dava praticamente sempre ragione ad Oklahoma. Così alla fine i Thunder hanno dimostrato di saper vincere quando i palloni scottano e contro un team in forma come lo sono stati i Nuggets. Sono una seria candidata per la finale, soprattutto se Perkins comincia ad entrare di più nel gioco Thunder (con più costanza). Intanto basta Durant, in un giorno di calma per Westbrook, per archiviare il primo turno. 41 punti, numeri che per caso fortuito, coincidono con quelli della chiusura della serie, 4-1. Ma se a guidare la squadra offensivamente ci ha pensato KD, in difesa ad ergersi timoniere, è stato Serge Ibaka che ha rigettato molte delle penetrazioni al mittente, con 9 stoppate all'attivo e la tanta intimidazione che ha fatto una differenza sostanziale.

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