Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 29 aprile 2012

Al via coi playoff ed è subito rottura

I playoff sono così, neanche il tempo di iniziare che le gare si fanno incandescenti, il ritmo diviene serrato e fioccano già i primi avvenimenti. Senza Dwight Howard sembrava potesse essere molto più tranquillo per Indiana ipotecare il turno, ma dovranno sudarsela visto come i Magic hanno vinto gara1. Il primo clutch shot che decide una partita è già stato infilato, con il solito Kevin Durant a legittimare di come Oklahoma è cresciuta anche sotto il profilo mentale e punta solo all'obiettivo massimo.


Ma anche se di solito notizie come queste in altre giornate avrebbero un loro capitolo a parte, sono state del tutto declassate da una notizia che regna sovrana nelle ultime ore. Derrick Rose ha chiuso la sua post season nella prima contro i Sixers e non rientrerà con certezza massima neanche per Londra. La rottura del legamento crociato anteriore è un infortunio di quelli veramente seri che terrà lo scorso MVP lontano dai parquet per molti mesi.


Sconforto generale sia da parte dei tifosi dei Bulls che da parte dei tifosi del basket americano, perchè è senz'altro una grande perdita dal punto di vista cestistico per questi playoff.
Questo infortunio comprometterà più di un obiettivo e aprirà le porte a possibili scenari.


Chicago è una grande squadra, lo ha dimostrato e lo farà anche in questa post season, ma senza Rose sembrano poche le possibilità che si arrivi a battere di più di una Philadelphia al primo turno, quindi i ragazzi di Thibodeau giocheranno con il solito rodato e ben architettato stile di gioco e con la solita difesa di livello, ma non potranno mai avere una sfida ad armi pari contro corazzate come gli Heat. 


Proprio il coach con questo incidente, non solo perde l'uomo franchigia, il trascinatore, ma probabilmente perderà anche la possibile rincorsa al secondo titolo di coach of the year. Forse non avrebbe ricevuto nuovamente il riconoscimento, vuoi per il nostro candidato Popovich, o vuoi soprattutto per quella regola non scritta che è difficile lo sia dia per due anni consecutivi allo stesso allenatore, ma l'uomo che ha rivitalizzato quelli della Wind City era più che legittimamente in corsa. 
In molti però lo stanno tuttora criticando per la scelta di non aver lasciato il suo uomo più importante a sedersi in panca con la gara nel congelatore. Coi se e coi ma non si va da nessuna parte, e nessuno avrebbe avanzato questa "protesta" nel caso non fosse successo quello che è successo. Le critiche sono piovute a valanga ma adesso è il momento più di altri che Thibodeau prenda ancor di più le redini del carro.


Gli Heat, sono di sicuro la squadra che più si avvantaggia della situazione, perchè di sicuro a prescindere dalle altre buone franchigie dell'Est, la più temibile per la scalata alla finalissima erano proprio i Bulls. Per Miami questo è l'anno propizio e LeBron deve confermare la strepitosa stagione regolare, proiettando il suo gioco anche in post season. 
Poi di sicuro le Finals saranno memorabili, che sia l'emergente Oklahoma l'avversario o una delle navigate franchigie immortali come ad esempio San Antonio.

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