Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 10 giugno 2012

I Miami Heat sono in finale

La Finalissima NBA di quest'anno sarà Oklahoma City Thunder-Miami Heat. Non basta la terza tripla doppia di Rondo in questi playoff e l'ottimo score dei titolari Celtics. Così come successo a San Antonio solo pochi giorni prima, la partita è stata persa negli ultimi due quarti, nel terzo quando gli Heat hanno recuperato il gap e nel quarto dove Miami ha preso un gran passo per spingersi verso il viaggio alla Finale.

Critiche e meriti si sprecano, con Pierce in prima linea che non è riuscito nella terza e quarta frazione a replicare il buono fatto nella prima metà di gara; con Miami che nel terzo periodo ha giocato bilanciando di più l'attacco con 6 uomini a referto. 
La gara ha sempre avuto l'equilibrio che ne ha contraddistinto la serie, ma le chiavi principali sono state due: la vera e propria inettitudine dei panchinari dei Celtics a trovare la via del canestro (la povertà delle seconde linee è stato uno scotto troppo grande da pagare); la seconda chiave è stata l'attenzione accresciuta dei padroni di casa nel limitare le palle perse, che fioccavano a ripetizione nei primi due quarti.

James come sempre ha dato il suo, con la sua quinta gara da 30 punti ed almeno 10 rimbalzi in questa singola serie, ma il valore aggiunto è stato Chris Bosh che ha piazzato alcuni canestri importanti che hanno aiutato la fuga di quelli della Florida. 
Fotogrammi da gara conclusa che hanno propiziato il parziale vincente sono stati la tripla da casa sua di LeBron ed il "solito" tiro quasi irreale di Wade che in caduta libera piazza due punti spettacolari.
Spettacolari ma mai come il contropiede tra lo stesso D-Wade e "King" James che alla fine del secondo quarto hanno messo in scena uno dei loro show da two men and an alley oop, con James a recuperare palla, correre sulla scia della linea del fallo laterale, lanciarla a Wade che di fatto salta, riceve in volo e la ripassa sempre in volo con il finale che si immagina, LeBron a volare sopra il ferro chiudendo il triangolo.

Grande onore ai baincoverdi, che prima di stagnare la palla al quarto quarto, hanno sempre avuto la possibilità (contro ogni pronostico in avvio serie) di acciuffare loro la finale. Grande onore soprattutto (tra gli altri) al Brandon Bass di stanotte e a Rajon Rondo, con il primo che però si è spento come Pierce a lungo andare ed il secondo che, bisogna sempre stupirsi anche se sembra non fare più notizia, per la qualità delle giocate e la potenzialità di trasformare anche una gara 7 di importanza capitale in una tripla doppia mai cercata ma sempre costruita con la linea guida di essere lui a spingere e trainare il team.

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