Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 6 maggio 2012

Il gran finale di gara3 griffato Clippers-Grizzlies

In una notte dove (giustamente) tutti gli occhi e le principali attenzioni sono concentrate sullo sweep dei Thunder e sul capolavoro di James Harden nel risollevare una partita che non stava marciando nel senso voluto dai ragazzi di Scott Brooks, c'è da sottolineare un vero finale da playoff, quel finale da brivido che una gara tesissima e combattuta porta seco per rendere il match da ricordare.
Mentre gli ormai ex campioni NBA di Dallas abbandonano senza sorprese o scatti di rivalsa la possibilità di provare a ripetersi (già era scritto appena visto che era Oklahoma l'avversaria, ma di certo non 4-0), sia i Pacers che i Clippers allungano. I primi lanciatissimi per scavalcare definitivamente l'ostacolo Magic, i secondi che mettono la zampata battendo di un punto i Grizzlies.

23 secondi alla fine coi Clippers in vantaggio di 6 punti. Sembra quasi una chiusura da normale amministrazione, difendere forte e chiudere ai liberi la gara. Ma nei playoff il colpo gobbo può arrivare da dietro l'angolo e quindi mai abbassare la guardia o farsi sopraffare dall'emozione del tiro importante.
Infatti scorrono circa 10 secondi sul cronometro e poi ecco che Rudy Gay si innalza e piazza la tripla che dice no al mettere in congelatore la gara. Finta calma per i Clippers che sanno di avere il vantaggio e la prossima rimessa tra le mani che deve trasformarsi in due punti per un allungo importante.
Ma non è così, solo un punto arriva dalle mani di Bledsoe che dalla lunetta non fa 2/2. Pur sempre due possessi di vantaggio (a parte il tiro da tre con libero), ed Evans che afferra il rimbalzo.

La prende Evans, non l'uomo a cui affideresti la partita dalla linea delle carità, comunque. Nessuna smentita e 0/2 che lascia del tutto riaperti i giochi.
Il rimbalzo di Mayo è il preludio per la giocata spettacolare di Gay che firma il -1 con un'altra tripla dal coefficente di difficoltà molto elevato.

Ora sul cronomentro ci sono 8 secondi dove tutto può accadere e la palla pesa come un macigno. 
E' nuovamente Bledsoe ad avere la responsabilità dei tiri liberi del +3, ma più che per sua inettitudine il primo sembra voler proprio uscire. Il secondo invece va lungo e Arenas afferra il rimbalzo che può essere la beffa per Paul e compagni. 
Consegnata a Conley che si porta centralmente, aspetta fino all'ultimo l'uscita fino alla linea dei 3 punti del solito Gay che prende e tira immediatamente. Il tiro non è fluido perchè viene infastidito poco prima del rilascio e il ragazzo è costretto a spostare in volo leggermente le mani prima di scagliare il pallone. Ne esce ugualmente una grande conclusione che però nonostante una traiettoria ingannevole, danza tra ferro e tabellone e si adagia fuori di esso tra il visibilio del pubblico di casa che si erge in un'onda di maglie rosse tutte in piedi a celebrare la W che stava per svanire.

Condividi
Related Posts : Dallas Mavericks, Los Angeles Clippers, Memphis Grizzlies, Oklahoma City Thunder, Rudy Gay

Nessun commento:

Posta un commento