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martedì 29 maggio 2012

Heat-Celtics: la serie

Che James e Wade e più in generale tutti gli Heat siano diventati più attenti nella zona passiva del campo, soprattutto nel pitturato, vista la mancanza di Bosh, è vero, ma da qui a pensare che siano più forti senza l'ex Raptors ci passano solo le parole. Quelle di Doc Rivers, che probabilmente anche lui non credeva in ciò che aveva detto, ma lo ha dovuto fare per spronare ulteriormente il suo team e non far sottovalutare un tantino l'avversaria, solo perché in attacco ora giocano solo in due.


Doc sapeva bene che la formazione degli Heat era pericolosa per i Celtics anche nel caso in cui l'unico uomo d'area (almeno sulla carta visto quello che sta facendo James) dei big three, mancava. Una mancanza che invece sembrava non esserci visto che l'unico dei Celtics a raggiungere la doppia cifra in rimbalzi è stato Garnett che tra l'altro ha collezionato le stesse carambole di uno che di professione fa l'ala piccola, tale Shane Battier. Nel frattempo James ne buttava giù 13 e la squadra in complessivo 48, 15 in più dei bianco-verdi. 
Questi dal canto loro sotto le plance, senza considerare la zona layup, hanno sparato col 29% e preso 11 stoppate, manco ci fosse la coppia Howard-Ibaka nell'area. 


E' da qui che è passata innanzitutto la gara, dall'incapacità di Boston di sfruttare il tallone d'Achille più evidente degli Heat: la poca profondità tra i lunghi. Nel frattempo quei due di South Beach hanno dominato su ambo i due lati del campo, aiutati da un Battier tornato a difendere come nei tempi migliori.


E' facile capire che la serie passerà da questi dettagli ed anche, soprattutto, dalla difesa di Boston. Se i Celtics cominciano a difendere come nell'anno del titolo allora c'è una speranza per loro di passare, se invece le rotazioni difensive continueranno a scricchiolare, per James e Wade basterà poco per superare lo scoglio. Un esempio è stato proprio stanotte.


In più c'è Bosh, il ritorno di Bosh. Visto che tornerà presto bisognerà vedere se Doc Rivers aveva ragione oppure era solo una frase di circostanza, ben conscio che le cose potranno divenire ancora più dure per Boston se continuano a giocare così.     

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