Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

mercoledì 29 febbraio 2012

La situazione del mercato NBA dopo l'All Star Game

Riprese le partite dopo la pausa legata all'All Star Game, riprendono incessanti anche le voci di mercato. Ormai è consuetudine che il weekend delle stelle di febbraio sia lo spartiacque tra il pensiero della trade e la spinta decisiva a realizzarla. Il mercato NBA è spesso in fibrillazione e uno scambio può arrivare inaspettato, ma la notte del draft e quei giorni che partono dalla fine della partita più goliardica dell'anno, sono più che spesso annunciatori di trade. Non sia altro che in questo secondo caso ci si avvicina alla chiusura del mercato.


A tenere banco ci sono molti nomi e molte squadre affannate, chi a risolvere problematiche interne e di free agency e chi a rafforzare con il giusto elemento un team rodato che deve implementare qualche pezzo per essere ancora più competitivo per la parte finale di stagione.


Un caso eclatante sono i Lakers che vogliono cavalcare il più possibile The Black Mamba prima che inizi la discesa inevitabile, provando a rinvigorire il roster in vista playoff. L'obiettivo è un playmaker, un organizzatore di gioco, e in quel di Los Angeles assicurano di provare a prendere fino all'ultimo un giocatore che possa aiutare in quello spot sin da subito.


Ma ovviamente dalle copertine di mercato non si schioda Dwight Howard. Dopo l'annuncio di Paul di voler restare a far coppia con Blake Griffin, regalando finalmente ai Clippers la possibilità di divenire una forza NBA, l'unico agente libero di immenso lusso rimane il centrone di Orlando.
In Florida scemano di giorno in giorno le probabilità che Dwight rimanga ad occupare e difendere l'area dei Magic, mentre si crede, si oserebbe dire giustamente, che ogni momento può essere buono per sentire quale saranno i giocatori sui quali la franchigia bianco-blu ricostruirà.
I Warriors sperano ancora, ma combinando preferenza di Howard e contropartite sarà molto difficile che il 12 si accasi in California. 


I Nets e i Lakers sono i più attivi, i primi sperano di fare il colpo gobbo che dia un senso alla loro infinita speranza di ricostruzione, perché con Howard, Williams qualche discreto giocatore in roster e l'alta scelta al draft si può fare veramente del bene. Ma i losangelini hanno Bynum, una contropartita perfetta, ma non basta.


Ma sulle liste dei partenti ci sono altri nomi illustri, quello di Steve Nash e quello di Paul Pierce, entrambi oramai bandiere del team, che potrebbero essere scaricati senza remori per arrivare a giovani di prospettiva.
Nash potrebbe finire o in una squadra dalle grandi ambizioni, o in un team dove farebbe da chioccia a qualche promessa dal futuro più che roseo. 
Pierce è completamente un'incognita, i Celtics lo scambierebbero per un qualsiasi giovane che abbia potenziale devastante.
Due vicende da seguire da vicino.
C'è chi ipotizza Pierce scambiato, Allen e Garnett non rifirmati, tanto spazio salariale...


Altra squadra che vuole dare una svolta e modificare il proprio progetto in uno più vincente, sono i Jazz. Utah merita un capitolo a parte.
Reparto lunghi già buonissimo e con giocatori promettenti per il futuro. Pacchetto ben costruito e speranze probabilmente ben riposte. Reparto esterni: scarno, e qui si vuole il cambiamento. Devin Harris e CJ Miles i due con più mercato tra i piccoli di Utah, sono sul mercato, si vorrebbe un perimetrale da salto di qualità. Difficile trovarlo, ma se lo si inquadra, trade sicura.  

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