Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 18 febbraio 2012

Charlotte Bobcats... Come rifondare, di nuovo

Con stanotte è andata ad interrompersi una striscia negativa di sconfitte che sembrava interminabile per Charlotte. Battuta la non temibile (ed usiamo veramente un eufemismo) Toronto, nel North Carolina "festeggiano" la prima W dopo dopo 16 L.
Nella sua storia la franchigia non è mai riuscita a scalare le vette, nonostante pochi anni or sono un roster discreto lo avesse, con Gerald Wallace, Stephen Jackson, Felton e Tyson Chandler.


Ma in su non si arrivava, quindi il cambiamento era d'obbligo. Rimettere in piedi un nuovo team partendo dalle basi. Ad oggi però il progetto di ricostruzione, non sembra aver poi fatto quei passi avanti così marcati. Si naviga ancora nella parte più bassa della classifica, e neanche sullo sfondo si vede l'ombra di una possibilità per rialzare il capo e cominciare a spingere sull'acceleratore.


Nel corso degli anni alcune scelte nefaste ci sono state, ma tutto sommato ad oggi qualche buon giocatore in squadra c'è (anche se molto pochi), e con quelle basi bisogna ricominciare dall'inizio la fase di ricostruzione.


Prima di tutto puntare sulle promesse in rosa, cominciando dagli ottimi play Walker e Dj Augustin, da far affiancare da un veterano esperto del ruolo che li "cresca". Poi ovviamente coltivare Biyombo, uno che può diventare con il lavoro costante (e fra qualche tempo) un buonissimo centro difensivo, uno di quei giocatori tanto utili per una squadra quanto spesso sottovalutati.


Elemento importante resta Diaw ma è in scadenza e se si dovesse spingere per una trade per portare ad un lungo o ad un esterno di prospettiva (e magari già discretamente capace), sarebbe l'unica possibile arma di scambio. 


Appurando che uno dei big tra i free agents difficilmente andrà in una piazza che non offre speranze di alta classifica nel breve-medio periodo, tutto passa per il ricco draft 2012.


Infatti la mossa più saggia sarebbe organizzare un pacchetto con Diaw ed un paio di riserve per arrivare ad un'ala piccola di buon livello. Poi puntare a prendere dal draft un'ala grande, vista l'abbondanza di ottimi lunghi in uscita dal college e visto l'alto numero di scelta che sicuramente avranno i Bobcats. O fare il contrario, prendere un lungo nello scambio ed un'ala piccola dal draft (Harrison Barnes è proprio un Tar Heels, ovvero uno di North Carolina University...). Il giocatore scelto sarà fondamentale perché dovrà essere lui il punto di riferimento, quindi questa volta vietato sbagliare. 


Con la seconda scelta prendere il migliore disponibile senza badare al ruolo, ci si potrebbe trovare qualcosa in più di un comprimario.


Poi tagliare con l'amnesty clause Maggette e con quei soldi puntare ad una guardia, magari tiratrice per dare spaziature ed aperture. Il salary sarà ben svuotato in estate ed in primis vista la non abbondanza tra i free agents nel ruolo appena citato, magari puntare a due giocatori duttili tra le guardie come possono esserlo la play-guard Hinrich, il realizzatore Barbosa o magari ancor meglio lo scorer Mayo (free agent con restrizione).
Inoltre bisogna rimpolpare la panchina. Per la causa rafforzamento si può usufruire delle varie exception al salary, magari usando la mid level da circa $5 milioni per un centro. In più tenere i migliori mestieranti che già hanno in rosa e soprattutto rivalutare Tyrus Thomas uno che guadagna fior fior di quattrini e che difficilmente sarebbe possibile inserirlo in una trade. Thomas può essere un valido elemento, ma deve costruirsi qualche movimento affidabile su cui puntare in attacco. 


A parere personale seguendo queste vie si potrebbe pensare di rimettere in sesto una franchigia e reindirizzarla verso i playoff in un paio d'anni. 
Seguire la seconda via, quella di lasciar scadere tutti i contratti senza toccare nulla al momento, sarebbe percorribile solo se, due a caso, Paul e Howard, si accordassero per andare a braccetto da Jordan, ma questo sembra davvero surreale e quindi scegliere questa via sarebbe inutile.

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