Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

lunedì 20 febbraio 2012

La magica notte nell'Oklahoma

Stanotte è andata in scena una superba gara di regular season, una gara spettacolare e concreta, con capovolgimenti di fronte, condita da un tempo supplementare arrivato all'ultimo sospiro, quando coach Karl dalla panchina ha visto spegnersi sul ferro l'ultimo tentativo dei suoi di strappare la W prima di dover affrontare un ulteriore tempo supplementare.
I Nuggets sono stati incapaci di bloccare le due stelle dei padroni di casa che offensivamente erano infuocati. Difesa a zona, ad uomo, marcature diversificate specialmente su Durant con lunghi mobili alla Harrington ed esterni come l'ottimo difensore Afflalo, ma niente da fare. Westbrook e Durant hanno combinato per 91 punti in due, qualcosa di eccezionale. Ma in barba a questo pacchetto irresistibile, i Nuggets hanno giostrato tanto bene la partita grazie soprattutto alla panchina, tanto da rendere imprescindibile quello che è stato l'ago della bilancia.


Serge Ibaka nei momenti clou ha alzato il dito sventolando un no perentorio, specificando se non si fosse capito che di lì non si passa. Le sue stoppate, le sue 11 stoppate, alcune delle quali arrivate proprio per spegnere la miccia che avrebbe acceso i festeggiamenti di quelli del Colorado, hanno respinto al mittente i vari tentativi di vittoria.


Nel quarto periodo nonostante i Thunder non facessero mancare canestri su canestri, la compattezza degli ospiti li spingeva al comando grazie in primis alla coppia di guardie Miller ed Afflalo che su tutti dirigevano l'attacco.
Ricchi colpi di scena come il canestro di Durant da tre a 30 secondi dalla fine quando le speranze dei tifosi di casa si stavano spegnendo, canestro che è stato il preludio a quello che poi lo stesso uomo franchigia ha realizzato per condurre i suoi all'extra time.


Una gara incredibile e forse memorabile anche perché difficilmente qualcuno non si sarebbe alzato in piedi quando Lawson un pò fuori equilibrio dopo aver fatto saltare il difensore ha sbagliato il canestro che avrebbe chiuso i giochi nei 48 minuti.
Definibile al cardiopalma, ci ha regalato la prima tripla doppia di un Thunder con le stoppate dal trasferimento in Oklahoma, ed il career high di Durant, che nel finale si è proprio visto voler valicare quella soglia insormontabile dei 50 punti, chiudendo da solo un contropiede che avrebbe potuto passare per due punti più semplici. 
Era dal '96 che due della stessa squadra non piazzavano più di 40 punti ciascuno, era dai tempi di Jordan e Pippen.

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