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lunedì 16 gennaio 2012

New Jersey, un progetto ancora incompiuto ma sempre aperto

Il prossimo trasferimento a Brooklyn, la franchigia in mano ad un multimilionario con ambizioni come Prokhorov, un progetto ben organizzato, sono tanti buoni motivi che negli ultimi anni si sono sommati, creando piano piano attorno ai Nets un'aura di futura squadra da altissima classifica.
Ma tutto questo stenta a decollare. A dire che la volontà di puntare sui giovani ma ricostruendo su due stelle come asse portante, è senz'altro un'idea vincente. E per fare questo negli ultimi anni è stato fatto tutto ben in regola ed in ordine. Si libera spazio salariale, si vendono giocatori ingombranti e non si sacrificano a vuoto scelte.


Perso LeBron James, perso Carmelo Anthony, i Nets con una mossa quanto repentina quanto inaspettata, hanno strappato Deron Williams ai Jazz ed hanno inserito la prima delle due stelle cardine che il progetto esige.


L'inizio dell'anno sembrava promettere bene, con Howard volenteroso di lasciare la Florida e Williams e compagni pronti ad attenderlo a braccia aperte. Ma prima l'infortunio di Lopez, poi il quasi ripensamento di Dwight stavano lasciando presagire un altro buco nell'acqua. Lopez sarebbe la prima arma di scambio che New Jersey vorrebbe proporre, magari assieme al contratto in scadenza di Okur e un paio di oculate prime scelte, ghiotte soprattutto quella di quest'anno.
I Nets dovrebbe cercare di tenersela stretta la scelta di quest'anno ma per Howard ovviamente tutto è sacrificabile.


Ma le difficoltà incontrate non sono certo bastate a frenare l'entusiasmo e la voglia di rivalsa del nuovo entourage e quindi piani di riserva su piani di riserva vengono continuamente a crearsi. Nell'eventualità che alla scadenza del limite massimo degli scambi Howard non avrà cambiato casacca, il salary cap è pronto ad accoglierlo a fine anno, grazie soprattutto ai $10 milioni e passa che il turco smetterà di percepire e gli $8 (!) che prende Humphries, saranno un lontano ricordo.


Nell'ottica della doppia chance (cioè due porte sempre aperte, due piani sempre pronti all'uso) è anche la trade che si sta cercando di intavolare per Mayo.
La guardia che ad inizio campionato era stata quasi scaricata dai Grizzlies in cambio di poco come McRoberts, è l'oggetto del desiderio del momento. Questo perché il contratto è in scadenza ed è un ottimo giocatore.


Se ci fosse bisogno di liberare spazio ulteriore per un terzo giocatore di altissimo livello durante l'estate, ecco pronti altri $5 milioni col contratto di Mayo non rinnovato. Se arriva Howard ed OJ da garanzia durante lo scorcio che giocherebbe in quel di Newark, allora con i $7 milioni di qualifying offer si tratterrebbe uno scorer pronto a punire dal perimetro ed un'arma mai da sottovalutare in attacco.
Jordan Farmar ed una scelta da concordare sembra che non abbia particolarmente stuzzicato Memphis, così come neanche lo scambio alla pari con il buon Morrow, ma i Grizzlies non hanno chiuso le porte e si aspettano sviluppi.


Come ormai da alcuni a questa parte il progetto c'è, bisogna però che si riesca a non sfaldarlo tutto per costruire su nuove ceneri, perché è stato fatto tutto bene e se non si completasse sarebbe un gran rimpianto per quelli che attendono l'arrivo col botto a Brooklyn. Ma verrebbe da dire che forse però, non sarebbe proprio colpa della dirigenza se non si arrivasse all'ultimo capitolo del progetto.

Non sarebbe male pensare ad un quintetto con Deron, Mayo, la loro prima scelta 2012, Howard ed un buon giocatore veterano dai free agent. La panchina? Beh i titolari di quest'anno...


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