Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

giovedì 2 giugno 2011

SHAQUILLE O'NEAL SI RITIRA

Questa sarà una delle annate che più si ricorderanno nella storia della NBA, sia che regali il primo titolo ai magic three di Miami, sia che regali il primo titolo della storia alla compagine di Dallas.
Ma il motivo che rende così speciale questa annata è più che altro per alcune notizie bomba che si sono succedute in questi giorni.


Infatti dopo l'ufficiale ritiro del più grande vincente coach di tutti i tempi, Phil Jackson, anche un'altra icona di questo sport ha scelto di cambiare il proprio mestiere, lasciando il basket giocato, ma probabilmente non le scene, almeno così si spera, non sia altro che per la sua lingua tagliente che ben analizza tante situazioni e giocatori.

"E' fatta. Diciannove anni Baby. Voglio ringraziarvi. Sto per ritirarmi." Così su Twitter ha salutato i tifosi uno dei più forti centri NBA della storia, uno che ha dominato come pochi sotto le plance, un infermabile vincente. Ovvaimente parliamo di Shaquille O'Neal.

Shaq ha capito che era arrivato al limite della sua carriera, quel limite rappresentato dal fatto che ormai non sarebbe più stato veramente decisivo in campo anche se il suo lo poteva ancora dire.
Un genio dentro e fuori dal campo, che conoscendo il proprio fisico sapeva che era giusto smettere, anche se bisogna sottolinearlo, il lockout probabile sarà stata di sicuro la spinta decisiva alla sua scelta.


Come accennato prima, O'Neal è sempre stato un fenomeno mass mediatico, perchè oltre ad eccellere da protagonista al centro delle aree, eccelleva anche con la stampa, dove regalava battute di classe indiementicabili, con le quali dava il proprio parere su tutto.
Sempre senza peli sulla lingua, dichiarava Bosh, il Ru Paul della NBA, rivendicava il titolo di Superman di cui si è impadronito Howard (il suo successore per molti e per molte ragioni), si dava dello shogun, o quando simpaticamente prendeva atto delle proposte sul suo nuovo soprannome con cui essere riconosciuto.

Ma non solo, i balletti pre All Star Game, le gare contro gli altri fenomeni di altri sport, le apparizioni cinematografiche e tanto altro. Tante cose che probabilmente gli vedremo ancora fare, perchè The Big Cactus è uno che continuerà a far parlare di sé sempre, ma da oggi non per qualcosa fatta su di un campo di gioco NBA. 

One man show, è la definizione più azzeccata per uno che tempo fa dichiarava: "Quando io lascerò, sarà perchè il mio tempo è finito, non perchè qualcuno mi butterà fuori o qualcuno ha fatto più di me. Il solo che ha anche dato tanto per chiudere, ma io non lo considero un centro, è Mr. Duncan. Le cose che hanno fatto tutti gli altri centri, io le ho inventate".

Magari non il tiro da tre, ma che O'Neal sia stato tra i migliori di sempre non ha assolutamente nessuno che possa contraddirlo.

Chissà che il lockout, non porti via dal palcoscenico anche un altro interprete fenomenale di questo gioco, uno dei più grandi play, ovvero Mr. Triple Double Jason Kidd, che durante l'anno ha già espresso le su perplessità sul rimanere a giocare qualora ci fosse uno stop troppo prolungato.
Quindi questa finale potrebbe essere l'ultimo walzer che lo porti a stringere in mano un anello di campione che mai ha potuto indossare.

A prescindere dalle carriere che intraprenderanno, i due giocatori sicuramente sono destinati obbligatoriamente alla Hall of Fame.

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