Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 11 giugno 2011

L'ANTI MIAMI? LA NBA

Una finalissima scoppiettante, emozionante e spettacolare sia per la qualità dei singoli in senso assoluto che per lo spirito, la voglia e la determinazione che rendono paritarie le due formazioni.

Una serie bella anche per le intelligenti mosse tattiche che si vedono sul campo realizzate dopo un colloquio con lavagnetta tra coach e squadra.
Con un equilibrio tale di forze, la tattica può cambiare l'inerzia. Più volte durante questa post season Rick Carlisle è sembrato più che all'altezza di guidare una squadra aspirante campionessa, ed è riuscito dove molti hanno fallito, ovvero fermare gli Heat, almeno finora.


Il coach è assolutamente un allenatore di spessore, un motivatore capace ed un bravo stratega, ma a sentire DeShawn Stevenson, in questa finale, la guida dei Mavs forse è stato aiutato. Il coach è stato contattato da più allenatori desiderosi di elargire consigli su come fermare gli Heat. Questo perchè in molti vogliono vedere battuto lo squadrone di South Beach. Non si sa quali consigli gli siano pervenuti e se li abbia usati, quindi il forse di prima è d'obbligo.

"L'allenatore ci ha detto che molti addetti ai lavori lo hanno chiamato per dirgli come giocare contro Miami". Poi tra le altre parole ha sottolineato la motivazione principe di questo comportamento, ovvero il reclutamento fatto in questa estate ed il gioco meno di squadra del team. "Penso che noi siamo quelli che giocano un basket più pulito, più puro facendo le cose giuste: ci passiamo la palla".

Una situzione peculiare, con Stevenson che ha ravvivato una miccia già accesa. una rarità che dimostra ancora una volta come la franchigia della Florida sponda Miami ha creato forti divisioni di pensiero.

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