Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 5 giugno 2011

Aspettando gara 3...

Dopo l'1 pari che Dallas è riuscita a strappare a casa degli Heat, gara 3 può essere molto importante per l'inerzia della serie e capire se Miami può strappare dalle mani dei Mavs il privilegio di potersi portare in Texas il trofeo grazie alle sole vittorie casalinghe da qui in avanti.

Ovviamente la serie è lunga, ma vincere fuori casa può avvantaggiare e non poco, soprattutto psicologicamente, quelli di Sout Beach.

Per ora l'impresa più difficile l'hanno fatta i Mavericks, recuperare e vincere da uno scarto che sembrava proibitivo visto il tempo rimasto e l'avversario, senza il pubblico a supporto.
La forza mentale della squadra è mostruosa, l'importanza di un ottimo coach motivatore e dei tanti uomini di esperienza playoff ha fatto la differenza, ma la chiave principale sta nella capacità di spingersi dove in molti alzerebbero bandiera bianca.

Ora gara 3 è il bivio, e la tensione comincia a crescere. Ancora di più dopo le dichiarazioni di James sul "nessuno mi può marcare, in NBA, nell'1 vs 1", e ancora di più dopo che Brendan Haywood, importante nelle rotazioni, è incerto alla palla a due di stanotte.

Marion, che senz'altro è stato se non il, almeno uno dei migliori difensori della post season, prenderà l'accoppiamento difensivo con James un fatto personale, e cercherà soprattutto di limitare The Chosen One, nel suo obiettivo numero 1, quale la penetrazione per ottenere più spaziature e scarichi, e soprattutto più liberi e caricare di falli i lunghi dei Mavs. La partita potrebbe anche passare dinanzi a questo "scontro".

La scelta di James di dichiarare apertamente di voler attaccare il ferro con continuità non cambia di certo una sostanza che già si conosceva, ovvero che bisognerà chiudere bene a centro area, soprattutto se LBJ sfrutterà la partenza veloce e supererà magari l'avversario con la difesa già in movimento.
Ma il vero pericolo per i texani in questa tattica offensiva degli Heat, può essere proprio la mancanza di un centro affidabile di riserva (se Haywood non recupera), perchè se malaguratamente per i Mavs Chandler dovesse ricoprirsi di falli, sarebbero dolori per la meccanizzazione difensiva perfetta di coach Carlisle.

Miami potrebbe prendere il controllo della serie già da stanotte, ma deve dimostrare di non avere cali mentali e di non innervosirsi nei momenti in cui ci si fa recuperare e si vuole a tutti costi prendere l'uno contro uno per rimettere in sesto la gara.
Alcuni tiri facili in gara 2 sono usciti e non per errori grossolani, ma per la mentalità che deve spingere la squadra a non perdersi nei momenti in cui conta essere uniti.

Dallas invece anche se sa non perdere il proprio spirito di gruppo compatto, deve continuare a giocare sempre sulla corda senza mai rilassarsi, e deve giocare forte sulla circolazione del pallone per non stazionare il gioco e favorire la grande difesa degli uomini di Spoelstra sugli uno contro uno (tranne con Nowitzki) e sui cambi difensivi. 

Tendenzialmente quelli della Florida non perdono il proprio status di favoriti, ma The White Mamba sta giocando in modo più che incredibile con il resto del team al seguito e Spoelstra deve assolutamente evitare che si ripeta un altro disastro come quello fatto negli ultimi minuti di gara 2.

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