Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 18 giugno 2011

L'ascesa di Kawhi Leonard

Tanti workout in questi giorni e tanti giocatori smaniosi di dimostrare il proprio valore per innalzare le proprie quotazioni al prossimo draft. Essere scelti tra i primi è come si sa un vantaggio notevole perché se da una parte la franchigia prende il migliore del lotto (o presunto tale), dall'altra parte il giocatore ha un contratto molto più remunerativo e la sicurezza di avere da subito un ruolo di rilievo per poter dimostrare le proprie doti anche tra i pro.

In tanti stanno cercando di convincere i team a prenderli, ed alcuni stanno letteralmente accrescendo la propria reputazione sbalordendo i selezionatori. Uno di quelli che sta prendendosi molti elogi e sembra pronto a salire di qualche posizione è Kawhi Leonard, l'ala piccola di San Diego State.

Ad inizio anno, il ragazzo non era seguitissimo o tenuto in grande considerazione, soprattutto per il fatto che in quello spot, c'erano nomi di un certo calibro, come in primis Perry Jones e Harrison Barnes. Ma con le rispettive rinunce chi per un motivo, chi per un'altro, si è fatto spazio ad attenzioni più approfondite verso Leonard e le sue quotazioni sono cresciute di pari passo al suo rendimento. L'impoverimento del draft lo sta aiutando a scalare gradini, ma anche il potenziale che sta facendo intravedere, lo sta proiettando a lottarsi il posto di seconda migliore ala piccola del gruppo con Jan Vesely (anche se il ceco può essere ancora meglio visto, anche come ala grande).

Migliorato in molti aspetti del gioco, può crescere ancora. Rispetto alla stagione passata è migliorato nel gioco in avvicinamento al canestro, mostrando più spesso anche la variante offensiva di una partenza di spalle prima di girarsi e colpire efficacemente con un buon jumper. Quest'aspetto è da rivedere ai piani alti dove il livello di fisicità è molto più alto rispetto al college, ma resta il fatto che è una buona variante offensiva.

Opera bene in campo aperto, dove la sua spinta per l'accelerazione e la lunga apertura delle sue gambe, lo rendono abile nel coprire le corsie.

Sa tirare, ma è ancora inconsistente, anche perchè la meccanica di tiro lascia a desiderare visto che sembra che dalle sue mani esca più una fiondata difficile da battezzare, rispetto ad una parabola descritta per insaccarsi in fondo alla retina. Spesso sembra più portato a giocare interno che esterno, vista la pochezza del suo ball handling, ma non avendo altezza e peso necessari, sarà sicuramente utilizzato su perimetro.

Aggiunge alla tecnica, tanta energia e voglia di fare che lo aiutano a rimbalzo, cosa che sicuramente non passa inosservata agli addetti ai lavori. Ha sorpreso in molti, anche i canadesi, che un'ala gli farebbe molto comodo e che alla 5 stano vagliando più opzioni.

Raptors potrebbe essre il suo futuro, ma Toronto ha troppe lacune per avere la certezza su che ruolo si punterà. Un valore addizionale per aiutarlo nella sua scalata è che il ragazzo nativo di Riverside (California), ha lasciato intravedere tanto potenziale anche nella metà campo difensiva, potenziale da accrescere e far esplodere perchè rimane potenziale e non una certezza assodata.

A meno di stravolgimenti dell'ultima ora, non dovrebbe cadere oltre la sette di Sacramento. Comunque andrà, una cosa è sicura, se non verrà chiamato dopo la 13esima scelta, sarà il giocatore selezionato più in alto proveniente da San Diego State, e questo lo porta ad entrare nella storia dell'ateneo per sempre. 

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