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sabato 14 maggio 2011

I Grizzlies portano la serie a gara 7

Se la Finale di Conference dell'Est ha già i due nomi che si confronteranno per la finalissima, ad Ovest, il secondo nome, quello che si opporrà a Dallas, ancora non c'è. Questo perchè per la prima volta in questa post season, una serie è stata trascinata a gara 7, e mai finora è stato così indeciso chi passerà il turno.


Una serie spettacolare, ricca di colpi di scena, che ha messo in risalto le abilità dei due strateghi al comando (i coach); una serie di playoff apertissima, che ha visto dominare prima l'una poi l'altra squadra o addrittura ha visto gare giocate fino alla fine con l' indimenticabile chicca di gara 4, quando le due formazioni si sono date battaglia fino a ritrovarsi a chiudere i conti solo al terzo tempo supplementare.

E questa notte Thunder-Grizzlies ha regalato un altro atto del suo spettacolo, con una gara 6, che ha ritrovato l'attore protagonista che aveva perso in gara 5, quel genio che è Zach Randolph, uno che ha acquisito oramai la mentalità del vincente e che ama prendersi le responsabilità quando contano.


Memphis ha giocato molto bene, soprattutto in difesa dove è stata per lunghi tratti impenetrabile, ma la gara sostanzialmente è passata dall'implacabilità di Randolph e dalla serataccia di Durant. Il miglior scorer NBA, stanotte si è dovuto inchinare dinanzi alla difesa degli avversari e dinanzi al suo tiro che non voleva proprio saperne di entrare. Addirittura 1/9 da tre e soli 11 punti a fine gara con la sola coppia Westbrook-Harden che non hanno potuto nulla.


30 punti e 13 rimbalzi invece per Z-Bo, che ha sfruttato bene anche le attenzioni difensive dei Thunder sugli esterni e su Marc Gasol. Questo perchè, nei primi minuti di gioco, la squadra di Hollins si è poggiata molto bene sui tiratori e sulle penetrazioni delle guardie con annesso scarico per un lungo, anche magari che arrivava da dietro dopo aver aperto l'area. La mossa di Hollins di riportare in quintetto Mayo ha aiutato e non poco questo aspetto. Anche se a dir la verità è stata dettata principalmente da motivazioni difensive. Infatti il coach ha potuto così spostare Tony Allen ala piccola e dargli solo compiti difensivi appiccicandolo su Durant, lasciando la sua parte offensiva ad O.J. . 
Zach ha anche innervosito la partita, non solo per carattere ma anche probabilmente per strategia, perchè vista l'inesperienza dei giovani Thunder si poteva puntare anche sul fatto mentale. Ma in reatà questo non ha sortito effetto.


Oklahoma ha giocato bene e il primo tempo della gara se lo sono aggiudicati. Ma al rientro qualcosa è scattato, molti più possessi a Zach, diversa spinta difensiva e Grizzlies che hanno cominciato ad ingranare sempre di più e, sfruttando il parziale creatosi, hanno ribaltato la gara portandola sui propri binari. I tanti errori di Durant al tiro sono stati fondamentali e la scelta di non raddoppiare Randolph in isolamento in post basso pure. Non si voleva lasciare scoperto il lato debole per lo scarico, ma così il lungo ha colpito in più di un'occasione. Oklahoma ha tenuto botta, ma nell'ultimo quarto è crollata, incapace di tenere a freno la precisione degli avversari al tiro.


Ora si deciderà tutto in una gara 7 infuocata, che sicuramente ritroverà Durant e di sicuro non si potrà prevedere se non a gara in atto chi potrà essere il vincitore. Ma forse bisognerà aspettare sempre l'ultimo periodo di gioco, visto che l'imprevedibilità di questa serie non può regalare nulla di scontato.

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