Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 30 luglio 2011

La FIBA cambia le carte in tavola: i giocatori NBA hanno il via libera per andare in Europa

Chiarezza è stata fatta.

Circa un mese fa, la FIBA sembrava orientata a negare ai giocatori non free agents (dunque a quelli sotto contratto), ogni possibilità di sbarco fuori dalla NBA.
Una mossa che però ha lasciato non poche perplessità quando è stato reso noto dell'approdo di Deron Williams al Besiktas nella prossima stagione (o almeno fino a quando la NBA non tornerà operativa).

Da lì poi si sono succedute altre voci, riguardanti giocatori pronti a fare il salto come l'apri pista Williams.

Urgeva dunque un pò di chiarezza sulle reali decisioni assunte dalla FIBA. Oggi sono arrivate.

La Federazione permetterà a tutti i giocatori, qualora lo vogliano, di sbarcare nelle altre leghe a condizione che sia presente la NBA escape nel contratto, ovvero la possibilità di tornare in qualsiasi momento nella NBA, non appena il lockout si interromperà. Inoltre si è tenuto a precisare che i giocatori giocheranno a loro rischio e pericolo di infortuni.

Patrick Baumann, segretario generale, ha agito da portavoce. Ecco quanto da noi evidenziato:  "Speriamo fortemente che la controversia (il lockout, Ndr) sarà risolta nel più breve tempo possibile e che la stagione sia in grado di iniziare come previsto. Comunque in considerazione del nostro ruolo di promotori di basket in tutto il mondo, noi sosteniamo qualsiasi giocatore desideroso di giocare, sempre e ovunque. Questo, ovviamente, con riguardo degli interessi, dei diritti e degli obblighi di tutte le parti prese in considerazione".

E' logica naturale però, che la decisione, seppur mitigata dalle clausole (che comunque con ogni probabilità avrebbero voluto già i giocatori a prescindere da FIBA o meno), vada a vantaggio dei cestisti NBA. La lega aveva puntato molto sul fatto che una volta che i giocatori erano senza stipendio, senza allenatori che li seguivano, senza partite, avrebbero ceduto alle richieste delle franchigie. I proprietari avrebbero avuto vita più facile, dato che i loro utili non sarebbero derivati solo dal proprio team ma anche da lavori extra-cestistici, di cui la quasi totalità gode. Con questa decisione cambia tutto.

Il direttore esecutivo dell'Unione giocatori, Billy Hunter, si è detto gratificato dall'annuncio odierno anche se comunque non la considera una sorpresa.

Ora la palla ce l'hanno i giocatori, proprio come è sempre stato in campo, che sia un simbolo che ci riporti l'NBA già da Ottobre o tutto ciò non avrà fatto altro che gettare legna al fuoco? 

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