Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

sabato 23 luglio 2011

Andrea Bargnani: è il momento della svolta

Con il lockout a campeggiare sempre e comunque di fianco alla parola NBA, pensare a qualsiasi cosa riguardi il basket giocato, non è "proprietà" statunitense. Ma se i giochi riprendessero già questa stagione, Bargnani potrebbe dimostrare di essere pronto a fare il salto di qualità definitivo, quello che ancora gli manca per essere considerato un vero giocatore di primo livello. Questo essenzialmente per più motivi.


Fin da quando il suo nome è apparso agli occhi di tutti come possibile prima scelta, l'italiano era conosciuto ai più per la sua capacità di giocare bene sul perimetro al di là dei suoi 7 piedi che ne suggerivano un' altra collocazione in campo. Ma non avendo il fisico possente per un'area NBA, la sua collocazione a cavallo tra l'interno e l'esterno era considerata un'opzione plausibile per sfruttare i mis-match.




Ma la sua vera posizione era già abbastanza delineata ed ora lo è anche di più, sicuramente l'ala grande con a supporto un centro di posizionamento che riempia l'area, si erga a intimidatore primario e si occupi del ruolo di rimbalzista. Con questa prospettiva Bargnani già può rendere meglio. Non a caso da tutti gli addetti ai lavori è sempre stato considerato il nuovo Nowitzki. Anche se per ora di WonderDirk ha magari solo lo stile di gioco offensivo e nient'altro.


L'arrivo di Casey alla guida della formazione canadese poi, sembra arrivato giusto a puntino, con la dirigenza che una volta tanto pare aver azzeccato un coach. L'ex Dallas si è presentato con l'accortezza di sottolineare come sarà la difesa il primo punto focale del suo allenamento per migliorare quell'aspetto così disastroso dei canadesi. 
E Bargnani deve migliorare l'aspetto difensivo, più che altro con una guida saggia lo farà, perchè può tranquillamente farlo. Casey ha detto che crede in Bargnani come buon difensore se indirizzato e sfruttato nel modo giusto, soprattutto con i raddoppi sulla linea di fondo, l'arrivo dal lato debole e gli accoppiamenti sulle ali grandi e non sui centri fisici. Poi in attacco deve costruirsi movimenti affidabili in post. Tutte cose che può tranquillamente sviluppare. Solo così può diventare un trascinatore.


Otre tutto come accennato prima, l'ex assistente dei Mavs, vede Bargs come ala che occasionalmente solo in quintetti veloci deve giocare centro, cosa di non poco rilievo.
Infine anche il fatto che quest'anno giocherà con la nazionale può aiutarlo, visto che può rimanere a giocare ad alti livelli anche con il campionato NBA fermo ai box. 


Quindi se Bargnani ha la vera stoffa del top player, ora che è anche al massimo della forma fisica deve assolutamente dimostralo, anche perchè mai come quest'anno (o eventualmente il prossimo) i presupposti ci sono tutti, con la franchigia canadese ancora una volta aggrappata a lui e DeRozan come giocatori chiave della formazione.

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