Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

martedì 12 luglio 2011

Quale nuova NBA dopo il lockout?

"Il lockout è un problema dei ricchi", diceva Tony Parker alcuni giorni fa, anche se uno che prende 12 milioni e mezzo di dollari l'anno non è proprio un poveraccio, ma era ovvio comunque si riferisse alla categoria dei pezzi grossi.

L'affermazione detta tanto per, prima di aprire ad un suo eventuale viaggio in Francia a campionato inoltrato, in linea di massima è una di quelle che si sentono dire solo da chi non è molto preoccupato e si discosta sapendo che alla fine l'esito delle trattative potrebbe forse neanche toccarlo da vicino.
Ma è proprio su questo punto che nasce la domanda a cui nessuno può dare una risposta vera: come cambierà la NBA alla fine del blocco?

Ovviamente solo ipotesi e ragionamenti sono giusti da fare in questo caso, e questi faremo nulla più, ma probabilistici sapendo che la base è l'abbassamento complessivo dei costi per cambiare il trend di perdite economiche.


Vari potrebbero essere i cambi con due principali linee guida, i contratti garantiti e quelli dei rookie.


Una ipotesi già visionata e vagliata è l'alta possibilità di abbassare l'ingaggio sicuro percepito dalle scelte al draft. Ipotesi affiancabile anche all'accortezza di abbassare la quota percepita con un contratto minimo garantito.


Sicuramente potrebbe essere abbassato il cap salariale almeno nei primi anni, visto che comunque quello è variabile, o anche alzato, ma fissato standard e rigido. Ma se queste prime accortezze potrebbero essere fatte o meno (non di poco conto comunque), di sicuro non sono il punto focale, il cambio vero alla fine è quello dei contratti non garantiti.

Nella NFL in pratica, con un buyout più o meno alto a seconda del contratto (che incide in negativo sul salary cap della stagione seguente) puoi praticamente rescindere i contratti dei giocatori. Inoltre i salari sono accompagnati da bonus iniziali da dare ad ogni stagione e questo ammorbidisce anche i giocatori. Nella NBA questo è il possibile nodo che potrebbe essere cambiato, ovvero non essere drastici ed arrivare a questo modello del Football, ma portare anche nella Lega di basket la possibilità di firmare giocatori a lunga scadenza con contratti non garantiti. Ad esempio si potrebbe creare la possibilità che ci siano solo tot contratti garantiti ed il resto no, con i giocatori tagliabili in qualsiasi momento con un buon buyout e la possibilità di trovarsi una nuova sistemazione.


In più come accennato prima, lo spazio salariale deve essere più duro e non flessibile come è oggi con molte squadre che sforano anche di molto grazie ai diritti Bird. Questo è importante considerando che la maggior parte degli utili (più della metà) finiscono nelle tasche dei giocatori.
Questo punto è poi focale per far in modo che i proventi extra cestistici (diritti tv e cose varie) possano essere redistribuiti equamente e non arrivare a lasciare franchigie in perdita costante.


In sintesi le parti potrebbero trovare un compromesso che si focalizzi su queste linee guida. Questo potrebbe essere il probabilistico nuovo scenario/volto della Lega, ma di sicuro lo spettacolo non sarà intaccato, al massimo se andasse così ci saranno molti più movimenti e cambi di giocatori fuori dal nucleo base della squadra alla fine di ogni stagione.

Condividi
Related Posts : Eventi NBA, Lockout

Nessun commento:

Posta un commento