Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 27 marzo 2011

PER DERRICK WILLIAMS ADESSO C'E' L' NBA

Con l’eliminazione di Arizona dal torneo NCAA da parte di UConn, si è vista molto probabilmente l’ultima apparizione di quella che potrebbe essere la prima scelta al draft, ovvero Derrick Williams.
Con le quotazioni di Perry Jones III calate vertiginosamente dopo che non è riuscito a trascinare Baylor al cartellone della March Madness e dopo alcune problematiche non legate prettamente al campo di gioco (che potrebbero non portarlo al draft), sono schizzate alle stelle le possibilità che la scelta numero 1 venga spesa per il giocatore di Arizona (anche se rimangono calde le piste di Harrison Barnes e Kyrie Irving, quest’ultimo che sembra essere già stato “prenotato” da Cleveland).
Questo perché il ragazzo è un’ala poliedrica, uno di quelli che può giocare entrambe le posizioni di ala, grazie a fisico, movimento e altezza abbastanza consona se unita al buonissimo atletismo che porta in dote. Un Michael Beasley meno abile palla in mano, ma maggiormente in grado di giocare vicino a canestro e soprattutto già pronto mentalmente (per impegno profuso in allineamento). Assorbe bene i contatti, controlla il corpo e sa fare bene i tagli a centro area per ricevere e concludere in entrata un buon passaggio del play. Deve diventare più “forte”, per poter competere ai livelli NBA, ma questo è un fattore che nella lega professionistica sanno farti sviluppare.
Per giocare esterno, deve mettere su un tiro dalla media distanza più sicuro (ampliando il suo bagaglio offensivo che faccia variare il suo gioco) ed adattarsi alle distanze NBA per il suo buonissimo tiro da tre. In compenso la sua velocità è già un grande vantaggio considerati i circa 2.06/.07 metri che può vantare. In più in penetrazione protegge bene la palla specialmente proprio nel momento del rilascio cosa che lo rende una preda difficile da stoppare. Miglioratissimo nei liberi può migliorare ancora e provare a diventare una macchina da canestro più fallo.
Sa giocare in post, ma manca di visione quando lo raddoppiano e deve scaricare. In difesa invece sa far sentire sempre il corpo per contrastare il tiro e nel tenere a bada i tentativi avversari di avvicinarsi troppo al ferro.
Sembra fatto apposta per un gioco che privilegia giochi a due con tagli centrali, e per coprire i contropiedi con un lungo che possa correre per il campo. In molti credono che se capiti in una squadra che necessita di una potenziale stella per ingranare, lui possa diventarlo prima del tempo dovuto all’ambientamento.



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