Pochi giorni all'inizio della nuova stagione NBA

domenica 17 marzo 2013

La schiacciata dell'anno, Bryant, MIami Heat...Settimana NBA da 1 a 10: Week 20

I fatti, i momenti, gli eventi, gli aneddoti che si verificano in una settimana di NBA sono tantissimi ma alcuni di loro sono più significativi o più singolari di altri, quelli che possono da soli rappresentare in sintesi quanto è accaduto in quei giorni. Terminata anche la ventesima settimana di Regular Season, si torna con la settimana NBA da 1 a 10, più una variabile jolly a seconda di quello che succederà nei 7 giorni.

Uno il povero malcapitato di turno che una volta ogni tanto finisce nei poster come “vittima”. Questa volta è il turno di Brandon Knight che ha subito una sonora e mostruosa schiacciata da DeAndre Jordan… Dai Knight non finirai su tutte le pagine dei mass media, in fondo mica l’ha fatta Jordan…

Due “alley-oop” nella stessa azione per segnare. Quanto è accaduto durante la gara tra Rockets e T-Wolves. Su una penetrazione di Harden, arriva Stiemsma a stopparlo e a far partire un contropiede. Palla a Rubio che alza un “alley-oop” a Dante Cunningham. Quest’utlimo, leggermente defilato dal ferro preferisce a sua volta, in volo, rialzare per Gelabale che stava riempiendo la corsia centrale arrivando dalle retrovie. Gelabale prende il secondo “alley-oop” ed infila comodamente.

Tre punti grazie al tiro da oltre l’arco, almeno una volta, in 53 partite filate. Tanto ha raggiunto Stephen Curry, prima di chiudere il tutto con uno 0/5 nella disastrosa gara contro i Bulls, che gli hanno dato il ben servito. Il Curry è servito.

Quattro la somma di tutto ciò che ha messo in attivo Bargnani nella sua ultima partita della stagione e con ogni probabilità, nella sua ultima partita in maglia Raptors: 2 punti e 2 rimbalzi. Poi di nuovo un infortunio e tentativo di rivitalizzarlo troncato sul nascere. Forse la dirigenza pensava di farsi un regalo e farlo anche ad Andrea a farlo rimanere ancora a Toronto. Proprio un regalo … si un pacco…  Vedi qui per un articolo dettagliato su questo periodo di Andrea .

Cinque le partite consecutive in cui Martell Webster ha piazzato almeno 4 triple in ogni singola gara. Ha segnato, non solo tanti punti per la causa Wizards, ma anche il record franchigia in questa statistica.

Sei le squadre nella Western Conference che, per come stanno le cose, battaglieranno fino all’ultima gara per giocarsi tre posti ai playoff. In questa bagarre contiamo i Blazers, i Warriors, i Lakers, i Jazz, i Rockets e i Mavs...

Sette, ma realisticamente parlando si potrebbe anche dire otto, le squadre sicure ad Est che andranno ai playoff. Mancano ancora tante partite e gli infortuni sono sempre dietro l’angolo quindi un pronostico ora non è una sicurezza ma un azzardo, ma le squadre per i playoff nella Eastern Conference sembrano già praticamente tutte segnate.

Otto partite di fila con 20 o più punti, quello che ha combinato il rookie dei Blazers, Damian Lillard. Striscia interrotta con la gara della scorsa notte. Che Portland fosse una delle migliori squadre nello scegliere al draft grandi talenti (poi gli infortuni sono pensabili ma non preventivabili) oramai era cosa nota, ma non mancano di rimarcarlo con l’ennesima ricostruzione che sta andando a buon fine. Il play è a mani basse il R.O.Y. dell’anno e sta giocando anche da stella. Tra l’altro è dagli anni ‘80 con Calvin Nett che non si vedeva una striscia così lunga con così tanti punti di un rookie dalle parti di Portland. Ed è dal 1996-1997 che un rookie non piazzava almeno 1200 punti e 400 assist.

Nove anni e pochi giorni sono passati da quella partita in cui Bryant giocò un minuto e fece 0 nella casella dello score. Da allora ha sempre segnato almeno un punto, fino alla partita contro i Pacers. Per un infortunio era stato prognosticato fuori a tempo indeterminato, ma lui è voluto scendere comunque in campo ed ha giocato 12 minuti con zero punti a referto, prima di dare forfait ed interrompere così la sua striscia.

Dieci per la seconda settimana consecutiva ai Miami Heat. Sono riusciti, grazie alle vittorie di questi giorni, a battere tutti i team almeno una volta in una singola stagione. E’ la prima volta che riescono in quest’impresa nella loro storia. Non solo questo però, perché hanno proseguito la loro striscia di W consecutive, raggiungendo ora quota 22 e portandosi al secondo posto nell’albo di questa classifica speciale. Raggiunti quindi gli Houston Rockets a 22, nel mirino ora c’è il primo posto dove ci sono i Lakers targati 1971/72, con 33 vittorie. Quei losangelini persero la loro striscia contro i Bucks ed il destino ha voluto che qualora James e compagni arrivassero a 32W, per pareggiare L.A. se la dovranno vedere proprio con il team di Milwaukee…

Numero jolly: 39 i liberi che ha tirato Dwight Howard in una singola partita, mettendone 25. 39 sono anche, coincidenza, i punti con cui ha chiuso alla fine il suo tabellino. Il tutto fatto, guarda caso un’altra coincidenza, contro i suoi Magic. Ha pareggiato così il record NBA di liberi tentati, record che era detenuto sempre da lui e che aveva fatto in maglia Magic.. Nessuno dal 1985 aveva superato la soglia dei 30 liberi in una singola partita, ci riuscì Shaq… e questa non può essere una coincidenza…  


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